Martedì 27 dicembre 2022 alle ore 17,30 presso il MUGEPA sarà presentato il libro “Autunno a Rotonda”. Interverranno gli autori Di Consoli e Di Vilio, il sindaco di Rotonda, Rocco Bruno, l’assessore alla Cultura, Donatella Franzese ed esponenti del Gal. Coordinerà, Anna Rita Cardamone (giornalista).
La biblioteca comunale di Rotonda, si arricchisce di una nuova opera, il libro di Andrea Di Consoli e Salvatore Di Vilio“Autunno a Rotonda” (Ianieri Edizioni), realizzato grazie al progetto Amministrazione Comunale e GAL Cittadella del Sapere.
Un viaggio raccontato attraverso gli scatti del fotografo Di Vilio uno dei fotografi più interessanti del panorama campano e nazionale e i testi diDi Consoli, scrittore, giornalista e critico letterario italiano,che raccontano il paese in una stagione dell’anno, appunto l’autunno catturando le bellezze del borgo lucano con l’obiettivo è quello di restituire un’istantanea di un paese nella sua stupefacente quotidianità e semplicità lontana dai ritmi dell’estate.
Andrea Di Consoli è nato a Uster (Zurigo) nel da genitori lucani emigrati. Dal 1987 al 1996 ha vissuto in Lucania. Dal 1996 vive e lavora a Roma. Laureato in lettere moderne con Walter Pedullà, è giornalista free-lance. E’critico letterario, editorialista e reportagista su “Il Messaggero”, “Il Riformista” e “Il Quotidiano della Basilicata”. Collabora anche a “Il Mattino”, “Il Tempo” solo per citarne alcuni.Dal 2000 lavora assiduamente ai programmi radiotelevisivi della Rai (Radio2, Rai International, RaiSat, Rai Cinema). E’ presente in alcune antologie. Ha curato e introdotto molti libri, ha scritto saggi in volumi collettanei, e ha curato, insieme a Carlo Bordini, Reanault 4. Scrittori a Roma prima della morte di Moro (Avagliano 2007). Andrea Di Consoli ha scritto il suo libro più ambizioso e affascinante: un caleidoscopio di riflessioni e ricordi inseguendo non solo i luoghi della memoria (le città e i paesaggi) ma anche gli scrittori di una vita “Diario dello smarrimento”, un libro di pregio, come non se ne vedevano da tempo.
Salvatore Di Vilio, frequenta la facoltà di Architettura di Napoli. Interrompe gli studi universitari per dedicarsi alla fotografia; è nato a Succivo, in quella che poi è diventata famosa come la Terra dei Fuochi. Dal 1980 ha testimoniato, con la sua attività di fotografo, sia il degrado del territorio sia la presenza di scampoli di bellezza e di tradizioni popolari, patrimonio spesso dimenticato.Protagonista delle attività artistiche e culturali del casertano, ha compiuto frequenti incursioni in vari settori di ricerca iconografica: dal 1979 documenta il mondo della canapa, all’epoca morente e ora oggetto di una decisa rinascita produttiva e culturale. Diverse le sue partecipazioni a mostre ed eventi fotografici
“Il suo occhio è incantato, ama quello che vede come se volesse toccarlo, e fissa nel suo obiettivo”.