La biblioteca Tommaso Stigliani di Matera dà avvio all’ambizioso progetto di digitalizzazione dei fondi antichi ivi contenuti, di meta-datazione del patrimonio librario e, infine, della loro pubblicazione on line, creando così un archivio digitale che ne permetta la valorizzazione e ne possa consentire la fruizione da parte di studiosi e cittadini interessati che continuamente si rivolgono alla Biblioteca per la consultazione di detti fondi, e che ora avviene solo in loco.
“Si tratta di un progetto innovativo – ha spiegato il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese – fortemente voluto dall’ente che presiedo e dalla Biblioteca Stigliani e che a breve garantirà, anche a chi è fisicamente lontano dalla sede, una più ampia fruizione del patrimonio. Il primo step finanziato con i fondi provinciali ha l’obiettivo di digitalizzare una parte delle collezioni antiche conservate presso la biblioteca, ma questo progetto guarda con estrema attenzione alle opportunità che potranno essere colte con gli imminenti bandi del PNRR, che andranno a sostenere e sviluppare ulteriormente iniziative di questo genere creando così una spirale virtuosa di ricadute economiche sia dal punto di vista imprenditoriale ed occupazionale, sia dal potenziamento che il nostro patrimonio culturale genera come attrattore turistico”.
La responsabile della Biblioteca, Antonella Nota, ha dichiarato: “Il progetto è molto ambizioso e richiederà uno sviluppo per fasi successive. E’ stato ideato per la salvaguardia dei testi rari e di pregio, patrimonio inestimabile della biblioteca, che coniuga le esigenze di tutela con una ampia valorizzazione, fruizione e divulgazione dei materiali interessati. Per la prima volta le opere, ora affidate solo alla caducità della carta, saranno rese accessibili attraverso internet in formato digitale.Prevenzione e recupero di volumi sottratti, piccoli restauri, consultazione del materiale senza limiti di spazio e di tempo, saranno solo alcuni dei vantaggi anche economici che comporta il progetto, dopo il quale la visione delle copie digitali potrà essere l’alternativa alla consultazione di quelle originali. All’uopo, è stato costituito un gruppo di lavoro che coinvolge oltre al personale bibliotecario ed esperti di nuove tecnologie, studiosi dell’Università di Tor Vergata di Roma e la Direzione della Pinacoteca D’Errico di Palazzo San Gervasio, al fine di selezionare – in questa prima fase – il materiale di pregio da digitalizzare”.
“Il progetto – ha a sua volta aggiunto il dirigente, Vincenzo Pierro – attuato dalla HSH Informatica e Culturadi Matera con il coinvolgimento di diverse professionalità e competenze,è composto da diverse fasi di lavorazione e mirerà alla creazione di un ecosistema digitale finalizzato alla catalogazione, conservazione, fruizione/consultazione e studio. L’ecosistema digitale si doterà di una infrastruttura tecnologica informativa, semplice e centrata sull’utente per permettere l’accesso a tutti.I volumi diventeranno file digitali, idonei ad essere conservati e consultati liberamente e gratuitamente nell’immediato futuroe saranno reperibili sul portale della Biblioteca conla creazione di una specifica sezione finalizzata alla fruizione del patrimonio digitalizzato, tramite specifiche soluzioni per la ricerca e la consultazione”.
Per il Project Manager di HSH Informatica e Cultura, Sante Lomurno, “l’estensione e l’integrazione ai contenitori nazionali ed europei, quali Internet culturale, l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico ICCU, Europeana, che rappresentano i principali hub della cultura digitale in Italia ed Europa, sarà il passaggio successivo per rendere il patrimonio digitale condiviso e fruibile a livello comunitario”.