1980/2020: due coordinate temporali distanti quarant’anni per un caso irrisolto che continua a tormentare il commissario Matteo Iardi. Nel 1980 scomparve sua sorella e, da allora, la vita della sua famiglia è andata in pezzi. Quella ferita, che non si è mai rimarginata, torna prepotentemente a far male quando vengono rinvenuti resti umani avvolti in quattro sai bianchi raffiguranti un pentacolo. Nella grotta, scenario del macabro ritrovamento, sono anche incise quattro date: per il poliziotto potrebbe essere la svolta nel caso che gli ha sconvolto la vita.
Inizia così Cinque anime (Altrimedia Edizioni) di Francesco Leo, un thriller dal ritmo serrato e dallo stile impeccabile in cui passato e presente si intrecciano in modo indissolubile. Il killer, dalla ricostruzione della Polizia, potrebbe infatti tornare a colpire molto presto: quelle date (88, 96, 04, 12) parlano chiaro, c’è un folle che colpisce ogni otto anni e, nel 2020, inizia una corsa contro il tempo per scongiurare l’ennesimo omicidio.
Tra magia nera e segreti scioccanti, l’autore conduce il lettore in una spirale di situazioni al limite verso un finale inimmaginabile.
Dalla bandella: “Nonostante il freddo tagliente lui restava fermo nel suo completo ormai trasandato quanto il suo spirito, immobile a vagare in luoghi sconosciuti dalla mente. Rientrò dopo diversi minuti, quando il gelo che non aveva percepito fino ad allora giunse a scuoterlo tutto d’un colpo. Accese il condizionatore nel soggiorno e si diresse nella sua stanza, dove su un mobile una foto di Sofia lo guardava. Avanzò fino al ritratto, e accarezzò con le dita i bordi della cornice impolverata.
«Spesso mi sono fermato a pensare se sono davvero ciò che credevi che diventassi. E così ho cambiato forma più volte, alla ricerca di quella affine al mio essere. Alla ricerca di me stesso. Ho riso, ho pianto e infine sono caduto, ma l’ho fatto con le mie gambe e oggi non c’è errore che non ripeterei. Perché se sono arrivato tanto lontano è grazie alle scelte intraprese, giuste o sbagliate che siano», sussurrò, i polpastrelli serrati attorno all’immagine. «Continuerò a osare, prima che la paura mi renda l’ombra di ciò che avrei voluto essere. E magari ci ritroveremo uniti alla fine del viaggio.»”
Francesco Leo, classe ’92, è nato a Magliano Sabina (RI). È autore e lettore. Sognatore sin da bambino, s’interessa da subito al fantasy, al cinema, alla recitazione e ai libri. Oggi è editor, soggettista per cortometraggi amatoriali e gestisce On Writing, canale Youtube a tema scrittura. Ha esordito con la trilogia fantasy Il Ciclo della Rinascita (Paguro Edizioni), tradotta all’estero in inglese e francese col contributo del Ministero dei Beni e le Attività Culturali. Dalla saga è tratta una colonna sonora raccolta in tre dischi. Subito dopo ha pubblicato Reset (PubMe, Collana Tulipani), romanzo breve dalle sfumature thriller e dark fantasy.