Otto ristampe in sette mesi, il diciottesimo posto nella classifica dei cento libri più venduti (i dati sono aggiornati al 17 ottobre 2015, ndr) e una fiction in sei puntate di prossima realizzazione: sono i numeri di Cuore di rondine (Longanesi), il fenomeno editoriale scritto dal Comandante Alfa e presentato ieri sera nella Mediateca di Matera. La presentazione, moderata dalla giornalista Rossella Montemurro, è stata organizzata dalla Libreria Di Giulio.
Comandante Alfa è uno pseudonimo dietro il quale si cela il nome di un luogotenente dell’Arma che nel 1978 insieme con alcuni colleghi fu tra i fondatori del GIS, il Gruppo di intervento speciale voluto dall’allora ministro dell’Interno Francesco Cossiga.
Fanno parte del Gis militari dalle particolari caratteristiche fisiche e psicologiche: nervi saldi e muscoli d’acciaio, senso del dovere e un unico obiettivo presente in tutte le missioni – ottenere il risultato senza fare vittime. Che si tratti di liberare ostaggi o sedare un’improvvisa rivolta, i militari del GIS (Gruppo intervento speciale) dei carabinieri sono in prima linea con le loro competenze e il loro addestramento curato nei dettagli. Ecco perché il loro intervento non può essere sostituito da quello di un normale reparto delle Forze Armate.
In Cuore di rondine,sempre in bilico tra emozioni e adrenalina, l’autore svela per la prima volta al lettore retroscena e curiosità di un lavoro che, per sua natura, viene condotto nell’ombra e senza clamori.
Comandante Alfa ha ribadito che i militari del Gis non sono dei Rambo ma uomini estremamente equilibrati.
Grazie a loro, come racconta in Cuore di rondine, è stato possibile sedare la repressione della rivolta scoppiata nel supercarcere di Trani nel 1980, intervenire a Venezia quando un gruppo armato issò sul campanile di piazza San Marco la bandiera con il leone alato – simbolo della Repubblica di Venezia – , liberare nel 1990 della piccola Patrizia Tacchella.
E’ stato ricordato come Cuore di rondine sia un lungo racconto che si snoda lungo un doppio binario, sia narrativo – da un lato i ricordi scanditi dalle azioni del GIS, dall’altro le giornate trascorse ad addestrare un gruppo di poliziotti iracheni, dieci anni fa a Nassiriya – sia emotivo – alla freddezza degli interventi fa da contraltare la sensibilità di un uomo, un padre e un figlio allo stesso tempo, che non dimentica gli affetti.
Un cuore il comandante lo ha dimostrato di avere ancora una volta decidendo di donare i proventi del libro all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri.
Cuore di rondine non è un libro autocelebrativo ma un volume avvincente: può ricordare la trama di un film d’azione m ogni episodio narrato è realmente accaduto. Il tutto, grazie al supporto della signora Stefania Piumarta che ha saputo dare una forma stilistica accattivante alle esperienze del Comandante Alfa.