Lo scrittore Cristiano Cavina, originario di Casola Valsenio in provincia di Ravenna, ha aperto nel tardo pomeriggio al quartiere Serra Rifusa la seconda tappa di “Amabili confini”, il progetto di cultura partecipata per la rigenerazione delle periferie di Matera promosso dall’Associazione Gigli e Gigliastri da un’idea del direttore artistico Francesco Mongiello.
Lo scrittore romagnolo, diventato popolare dopo aver vinto il Premio Fenice Europa 2006 con il romanzo Nel paese di Tolintesàc, ha raggiunto Matera per presentare al pubblico il suo romanzo “Pinna morsicata”.
Il progetto “Amabili confini” punta alla rigenerazione delle periferie attraverso lo strumento dell’autonarrazione e anche gli abitanti del quartiere di Serra Rifusa hanno risposto all’appello degli organizzatori inviando uno scritto e raccontando i propri “confini”. L’autore del racconto individuato, “Al confine della felicità”, è Giuseppe Fiore. Studente di 17 anni del Liceo Classico Duni di Matera, Fiore pratica il basket e lo scoutismo. Gli piace scrivere e il suo sogno è diventare un giornalista sportivo.
L’incontro culturale nel quartiere di Serra Rifusa è partito con l’intervento del giornalista e scrittore Pasquale Doria, che ha ripercorso attraverso alcuni aneddoti la storia del quartiere di Serra Rifusa, a seguire Sergio Gallo, presidente dell’associazione Gigli e Gigliastri, ha letto il racconto “Al confine della felicità” di Giuseppe Fiore, introdotto dalla coordinatrice delle narrazioni nei quartieri Brunella Guida.
Dal racconto individuato di Giuseppe Fiore, lo scrittore Cristiano Cavina, secondo il proprio stile, ha condotto il protagonista del racconto e tutti i partecipanti in un viaggio affascinante alla scoperta della lettura e della scrittura. L’obiettivo è infatti quello di raccontare la forza e le potenzialità della narrazione, partendo dal singolo racconto fino ad arrivare ad una narrazione corale.
“Sono cresciuto in una casa senza libri – racconta Cavina – e ho conseguito il diploma di perito industriale. Ma la scrittura è sempre stata la mia passione, che sono riuscito a coltivare mentre lavoravo come pizzaiolo nella pizzeria di mio zio. I miei romanzi sono ispirati dalla mia vita e quindi credo che si possano definire autobiografici. Ma con “Pinna morsicata” mi sono ritrovato a scrivere una favola, partendo da un delfino che viene morso da uno squalo. Questa disavventura lo porterà a vivere da solo fino a quando non incontrerà nel mare un suo amico che riuscirà a cambiare la sua vita. Un libro divertente che ho scritto per i ragazzi e che ho già presentato in alcune scuole”.
Cavina per la prima volta a Matera, come ha trovato la città dei Sassi? “Matera è bellissima, mi sono trovato molto bene e ho avuto il piacere di scoprire dal vivo finalmente i Sassi. Qui è tutto speciale, mi sono trovato bene, ho mangiato da dio, il vino era buono, impossibile chiedere di più”.
L’autore presenterà il suo libro “Pinna morsicata” nella piazzetta della Cittadinanza Attiva in via delle Beccherie venerdì 13 maggio alle ore 19 nel corso di una conversazione con Tiziana D’Oppido, traduttrice e interprete, e Stefania Sibilio, blogger, entrambe componenti del gruppo organizzatore del progetto. Amabili Confini è un progetto realizzato anche grazie al contributo per la logistica offerto da Angela Riccardi.
Amabili Confini proseguirà fino al 17 giugno, ospitando altri cinque prestigiosi scrittori: Michele Mari, Diego De Silva, Giuseppe Scaraffia, Michela Murgia e Andrea Tarabbia.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro con Cristiano Cavina (foto www.SassiLive.it)