E’ stato presentato a Matera nella sala ragazzi della biblioteca provinciale l’ultimo lavoro dello scrittore, saggista e poeta Dante Maffia, un libro, edito Rubbettino, che scopre grandi qualità e apre vasti orizzonti. Il volume è dedicato alla Calabria ed è un affresco di quello che accade in un piccolo paese palpitante di vita, in un periodo che spazia dagli anni ’40 del secolo scorso all’attualità. Alla serata, organizzata dall’associazione “Matera poesia 1995”, in collaborazione con la “Libreria dell’Arco”, e moderata dalla giornalista Mariangela Lisanti, sono intervenuti, oltre all’autore, anche il saggista e critico letterario Giovanni Caserta, il presidente dell’Associazione “Matera Poesia 1995” Maria Antonella D’Agostino, Mario Lettieri docente di letteratura straniera, e la poetessa e docente Antonella Radogna che, nel corso della manifestazione, ha letto alcuni brani del libro di Maffia. Il testo racconta una vita che si svolge tra carestie e frane, tra miserie e patimenti, a cui contribuiscono alcuni signorotti, rendendo dolorosa l’esistenza di chi va avanti a stenti. Un’analisi attenta è stata fatta da Maria Antonella D’Agostino e dal professore Mario Lettieri, che hanno evidenziato come le vicende di un piccolo paese dell’Alto Jonio cosentino sono “storie universali” con un vasto scenario sul quale si compiono azioni di una quotidianità antica e attuale. Il romanzo – ha spiegato, invece il professore Caserta, – si sviluppa su due linee narrative: da una parte c’è il racconto in terza persona, dall’altra, capitolo per capitolo,contadini, braccianti e piccoli commercianti commentano gli eventi. Il romanzo, con la sua ampia parabola storica, è, in fondo, il libro di una vita, sia perché percorre una intera esistenza individuale e collettiva, sia perché vi è calato tutto il mondo di Dante Maffia. E’ stata la volta dello scrittore che, raccontando le “pagine” del suo libro, ha offerto spunti e riflessioni al numeroso pubblico presente, affermando che chi scrive dovrebbe incidere con le sue parole sul cuore e sulle menti dell’uomo e restare un punto fermo anche dopo il suo tempo. Già docente di Letteratura all’Università di Salerno, Mafia è autore di numerosi libri molto apprezzati dalla critica; tra gli altri, “Milano non esiste”, “Il poeta e lo spazzino”, “Il romanzo di Tommaso Campanella. Nella sua carriera ha ricevuto le attenzioni di grandi autori tra cui Aldo Palazzeschi, Mario Luzi, Leonardo Sciascia, Dario Bellezza e Natalia Ginzburg. Tra gli innumerevoli premi nel 204 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo ha insignito della Medaglia d’oro come benemerito della Cultura, nel 2010 è stato insignito dal Consiglio dei Ministri del premio Matteotti per la narrativa italiana.