“Disegnando il Grande Torino”. In occasione del settantesimo anniversario della tragedia di Superga a Matera si celebra l’epopea del Grande Torino raccontandola alle nuove generazioni con una forma di linguaggio nuova e adatta a loro.
Per ricordare i mitici campioni granata questa mattina nella chiesa del Cristo flagellato dell’ex ospedale San Rocco l’artista Matteo Matteucci, autore della graphic novel “Il grande Torino”, ha condotto un laboratorio di disegno e di racconto che ha coinvolto i ragazzi della scuola media Pascoli di Matera con l’impegno di far conoscere prima e disegnare, anche raccontandoli, i giocatori granata che formavano quella straordinaria squadra.
I lavori realizzati saranno poi consegnati al Torino perché possano partecipare al progetto Superga 70 varato dalla società granata proprio per unire generazioni diverse nel ricordo di una squadra i cui valori meriterebbero, come ha scritto Giancarlo caselli nella prefazione del libro, di essere riconosciuti patrimonio immateriale dell’Unesco.
Questa operazione avrà un seguito quando, nella prossima stagione sportiva, una rappresentanza del Torino sarà invitata a Matera per la iscrizione del Grande Torino nella Hall of Fame della Cultura Sportiva che, assieme all’istituzione della Biblioteca della Cultura Sportiva, rappresenta la legacy sportiva dei programmi di Matera Capitale Europea della Cultura.
Nella prefazione del libro, in cui i testi sono curati da Franco Ossola, uno dei figli dell’attaccante granata, Giancarlo caselli scrive: “L’Unesco come tutti sanno ha introdotto il concetto di patrimonio dell’umanita’ ancorandolo, tra l’altro, ai parametri dell’eccezionale importanza culturale delle memorie del mondo anche di carattere orale e immateriale.Avete capito tutti dove voglio andare a parare: son tutti concetti che si possono ritrovare nel Toro di Superga. Lo testimoniano: l’intera storia della squadra; il contributo decisivo che essa diede alla rinascita del Paese dopo la guerra; la sua inarrivabile perfezione ( perfezione ! ) calcistica e sportiva: i suoi eccezionali inimitabili successi; la tragedia stessa di Superga, con l’eccezionale pathos che ha immortalato il mito degli Invincibili”.
Matteo Matteucci, un bolognese che racconta la storia del Grande Torino a fumetti, come è nata questa idea? “E’ stato un incontro con l’editore bolognese che aveva pubblicato il mio libro precedente su Arpa Advice e con Franco Ossola che ho conosciuto in questa occasione. L’idea era quella di fare una cosa che non era stata fatta, illustrare la storia del Grande Torino”.
Un lavoro che è diventato un modello didattico vista l’esperienza vissuta dai ragazzi della Pascoli anche questa mattina a Matera: “Io sono un insegnante del Liceo Artistico e credo in questa formula divulgativa e credo che sia un ottimo veicolo per arrivare ai ragazzi e anche agli adulti perchè sono molti gli adulti che si usano questi libri come motivo di comunicazione”.
Alle celebrazioni di Matera per il Grande Torino hanno partecipato due rappresentanti del Torino Club di Melfi, il presidente Gianluca Tartaglia e il consigliere Savino Vurro.
Al termine dei laboratori sempre nella stessa sede il giornalista Alessandro Alciato di Sky ha presentato il libro Demoni. Questo libro dà voce, una voce intima e profonda, ai protagonisti del calcio, offrendo un’immagine assolutamente inedita di un mondo di cui conosciamo quasi soltanto i successi, le glorie, le emozioni collettive. Demoni riesce a far luce sui “fantasmi”, sui momenti bui che i più celebri calciatori, allenatori e dirigenti hanno dovuto sconfiggere: l’ucraino Andriy Shevchenko, Pallone d’Oro nel 2004, racconta la sua fuga da Chernobyl; Gigi Buffon, da molti considerato il più grande portiere di sempre, la sua depressione; il burbero allenatore Siniša Mihajlović la guerra dei Balcani; il centrocampista Marco Verratti il terremoto dell’Aquila; il promettente giocatore senegalese Mamadou Coulibaly il suo drammatico viaggio in barcone per raggiungere l’Europa…
Demoni è un libro carico di potenza e fascino, che rivela ai lettori aspetti inediti e sorprendenti dei principali protagonisti dello sport più amato del mondo.
Alessandro Alciato racconta quando è nata l’idea di scrivere questo libro che racconta storie intime di calciatori diventati popolari a livello internazionale: “Il libro è nato a solo. Avendo la fortuna di frequentare allenatori, giocatori e dirigenti di alto livello del mondo del calcio da tanti anni lavorando per Sky, spesso dopo essere entrato in confidenza mi raccontavano esperienze di vita, problemi che hanno dovuto superare, momenti difficili e a forza di sentire ho chiesto loro di farmi raccontare queste storie in modo tale da farne un libro, pensavano mi dicessero no perchè sono ricordi talmente intimi invece tutti mi hanno detto di si, con la stessa motivazione: speriamo che serva a chi soffre degli stessi problemi nostri per uscirne. Sapendo che anche un calciatore ha passato quei momenti si sente meno solo”.
Michele Capolupo
La fotogallery del laboratorio di graphic novel con Matteo Matteucci e la presentazione del libro “Demoni” di Alessandro Alciato (foto www.SassiLive.it)