Presentato nel pomeriggio nell’Auditorium di Cristo Re a Matera il numero uno di S-catenati, oltre l’errore, il primo giornale materano con alcuni detenuti, edito dall’associazione materana di volontariato penitenziario Disma.
Il giornale conta infatti su una redazione interna alla Casa circondariale di Matera composta da alcuni detenuti, e una redazione esterna composta da volontari dell’associazione che opera nel carcere locale. «S-catenati nasce da un’idea nata da alcuni giovani in esecuzione penale a Matera» fa sapere il cappellano dell’istituto penitenziario materano, fra Gianparide Nappi ofm. «L’attività dei volontari legati alla cappellania, che nell’ultimo anno si è strutturata in associazione, ha permesso di dare forma a questo desiderio. Arrivare a questo primo numero è stato faticoso, ma grazie all’intesa e al sostegno dell’amministrazione penitenziaria e al supporto di alcuni benefattori, finalmente siamo arrivati alla stampa del numero uno».
Il primo numero del giornale sarà diffuso agli associati e ai sostenitori dell’associazione. Fa seguito ad un numero zero di S-catenati, uscito lo scorso settembre a tiratura limitata, utile all’ottenimento di tutte le autorizzazioni del caso.
Vincenzo Pace presidente dell’associazione di volontariato, ha dichiarato: “La presentazione di S-catenati è un momento fondamentale per l’associazione DISMA che, ormai da un anno, lavora a questo progetto di inclusione sociale per i detenuti della Casa Circondariale di Matera- S-catenati nasce per creare un ponte tra la realtà della C.C. di Matera e la città dei Sassi. Il giornale vuole evidenziare come all’interno delle mura carcerarie vi sia una comunità fatta di essere umani che scontano la loro pena ma che allo stesso tempo cerca di riscattarsi e di ricominciare la loro vita oltre l’errore commesso. Dopo un lungo lavoro siamo felici di poter finalmente annunciare la pubblicazione del giornale in cui collaborano i detenuti e i tanti volontari che vivono la realtà carceraria di Matera”.
S-catenati è una testata giornalistica registrata a periodicità trimestrale, la stampa è resa possibile grazie alla partnership con SCF srls, servizi di stampa non solo, che dall’inizio abbraccia e sostiene i valori dell’associazione Disma.
Luca Iacovone, direttore responsabile del periodico ha dichiarato: “«S-catenati non è il giornale dei detenuti, ma con i detenuti: è una differenza importante. Non un megafono di denuncia, o lo sguardo buonista su un mondo certamente di privazione e fragilità. Ma è il tentativo di abitare la ferita che ogni crimine segna all’interno di una comunità. Lungo le righe che attraversano il giornale speriamo di riuscire a far correre un filo, tra dentro e fuori, numero dopo numero, che possa essere opportunità per ricucire un dialogo interrotto.
La fotogallery della presentazione di S-catenati (foto www.SassiLive.it)