Domenica 23 settembre 2018, alle 18.00, nella cattedrale di Tricarico, alla presenza del Vescovo diocesano monsignor Giovanni Intini, sarà presentato il volume “Visitatio Illustrissimi et Reverendissimi Domini Joannes Baptistæ Santonio Episcopi Tricaricensis. Anno 1588-89”, a cura di don Giuseppe Filardi, Congedo Editore. Dopo i saluti di don Nicola Soldo, direttore dell’Archivio storico diocesano di Tricarico e di Antonio Melfi, sindaco di Tricarico, interverranno Guglielmo de’ Giovanni-Centelles, professore straordinario all’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli e ac-cademico pontificio di Belle Arti e Lettere; Giuseppe Perta, vicedirettore del Centro di Ricerca per le Relazioni Mediterranee all’Università per stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria e il cu-ratore del volume.La Visitatio è un manoscritto inedito,scritto in latino ecclesiastico di tipo docu-mentale del ’500 meridionale, conservato nell’Archivio vescovile di Tricarico, formato da 509 cartelle scritte totalmente in latino negli anni 1588-89. L’importanza del documento si fonda su due elementi fondamentali: l’autore, il vescovo della Diocesi di Tricarico Giovan Battista Santonio (1586-1592) e l’argomento, la visita pastorale. Il vescovo Santonio è figura paradigmatica dell’episcopato del Mezzogiorno per la sua esperienza locale (vescovo di Alife e di Tricarico) ma, allo stesso tempo,per il suo servizio nella Curia romana (praefectus domus) e presso la nunziatura apostolica in Svizzera. L’importanza e la stima suscitata dal Santonio nei contemporanei sono attestate dall’edicola funeraria riservatagli nella basilica romana di Santa Prassede: il suo busto marmoreo risulta essere la prima opera del Bernini, presentata al papa come richiesta d’ingresso nella Corte degli artisti papali. La visita pastorale, sostiene Gabriele De Rosa, restituisce «l’ambito storico-sociale attraverso l’attività e il pensiero del vescovo» e fornisce luce anche all’ambito economico, sociale e culturale delle comunità di riferimento. La visita coglie la realtà attraverso gli occhi del vescovo: descrive gli oggetti, le suppellettili, gli altari, le opere d’arte; la visita personale verifica la cultura e i costumi del clero ma anche le confraternite, gli ospedali e le opere di carità. La pubblicazione della Visitatio vuole fornire agli studiosi della Chiesa e alla storiografia mediterranea un documento inedito e importante sulla recezione nel Mezzogiorno della Riforma tridentina.Un documento molto interessante perché permette di ripensare e approfondire gli studi finora condotti dalla scuola di De Rosa circa la mancata applicazione nel Mezzogiorno d’Italia del Concilio di Trento. L’opera dimostra infatti che i decreti conciliari sono pervenuti fin nei paesi più piccoli della Diocesi di Tricarico, benché la loro applicazione abbia avuto un seguito ancora oggetto di ricerca e di dibattito.