Nella sala lettura della Biblioteca provinciale di Matera è stato presentato il libro di Peppe Lomonaco “E’ stata una lunga giornata”, edito da L’urlo del Sole. L’evento, promosso in collaborazione con Energheia, è stato introdotto dal presidente di questa associazione culturale, Felice Lisanti. Un libro ambientato negli anni Sessanta ma sempre attuale tenuto conto delle analogie con i nostri tempi: la storia fa emergere infatti una nazione in difficoltà dal punto di vista politico ed economico. A moderare il dibattito la giornalista della Tgr Basilicata Beatrice Volpe, che ha precisato le peculiarità del romanzo. “Si tratta di un romanzo di informazione storica di un ragazzo giovanissimo, serio responsabile. La storia si incunea nella nostra vita anche se è ambientata nel 1969. Nel libro sono raccontate vicende che si riferiscono all’epoca della resistenza. E’ una storia di fabbrica che passa attraverso le conquiste dei metalmeccanici e comporta anche una serie di riflessioni. E’ un romanzo sociale. Il protagonista è un giovane ancorato ai valori della vita e che coltiva in fabbrica la passione per la scrittura. La descrizione perfetta del passato è un quadro del Paese all’epoca cui è riferito. Le condizioni di vita del giovane miglioreranno quando il personaggio andrà via dal suo paese per trovare fortuna in città. E’ davvero curioso constatare come nel libro sia citata la povertà della Basilicata di ieri mentre il rapporto della Caritas fa emergere che nel 2011 la Basilicata è la regione più povera d’Italia. L’autore Lomonaco sottolinea che in quel periodo si inseguivano i miti della città, della patria e centinaia di giovani erano tentati dall’avventura nelle grandi città come Torino, Milano.
”Il personaggio non sono io ma parla di una persona che ho conosciuto. Lavorare in fabbrica era un mito ed un fatto eccezionale per chi veniva da un paese dove non vi erano possibilità di trovare un lavoro. La Fiat era uno Stato nello Stato ed aveva un suo corpo di guardia e avere la fortuna di essere assunti in fabbrica era motivo di orgoglio per i lavoratori”.
Poi Lomonaco fa emergere anche il personaggio del partigiano: “ E’ una persona che ho conosciuto e che è morta nel 2007. Ha fatto la Guerra in Spagna ed aveva un curriculum interessante. Nella vita ha sbarcato il lunario ed a questa persona ho dedicato il libro che ho fatto recapitare alla vedova”.
Poi aggiunge: “Volevo scrivere una storia molto semplice, di facile lettura e i personaggi mi hanno aiutato a scriverla, sono stati loro a dare i contenuti, i valori. Questo libro è maturato nel 2006 e a furia di leggerlo e rileggerlo sono così stanco che adesso non lo posso più vedere.
Angelo Tataranno, ex presidente della Provincia di Matera, ha curato la prefazione: “ L’autore scrive come pensa e vuole raccontare subito un fatto. Sarebbe stato un cronista perché riporta una cronaca del tempo. Nel periodo in cui leggevo il libro per una curiosa coincidenza era in corso la lotta dei metalmeccanici e l’incontro con Marchionne. Mi ha toccato molto il tema dell’emigrazione perchè mi ha ricordato quando al Comune fu realizzato giornale ”Il nodo”, che prevedeva una pagina dedicata alle lettere degli emigranti. Prima c’era il passaggio dal lavoro a giornata a quello duraturo. Oggi ognuno deve essere imprenditore di se stesso”.
All’incontro hanno preso parte anche l’assessore alla cultura della Provincia di Matera Angelo Garbellano, il senatore Filippo Bubbico. Il libro potrebbe essere adottato anche dalle scuole dell’obbligo perché il contenuto tocca anche argomenti della didattica.
Carlo Abbatino
La fotogallery della presentazione ufficiale del libro di Peppe Lomonaco (foto www.sassilive.it)
“È stata una lunga giornata” è un romanzo di Peppe Lomonaco, pubblicato da L’urlo del sole.
La storia narrata, di lettura scorrevolissima, è ambientata a Milano nell’autunno caldo del 1969. Protagonisti principali sono un ragazzo e una ragazza, entrambi meridionali trapiantati nella metropoli lombarda, .innamorati, che vivono un amore contrastato.
I giovani protagonisti, non vivono solo il loro amore, ma anche il lavoro, la fabbrica, le lotte sindacali, e il contesto delle “coree”, quartieri abusivi sorti nella cintura milanese tra gli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso.
Un libro intenso, ben strutturato, da leggere tutto d’un fiato perché è condivisibile quanto afferma il critico Marzio Pieri, mentore del Lomonaco, “Ho letto il libro con la solita gioia di ritrovare uno scrittore fresco, non corrotto dalla letteratura.”
Peppe Lomonaco è uno scrittore di Montescaglioso. Ha scritto “Visite eccellenti”, Una mattina mi sono alzato” e altri racconti, alcuni dei quali sono comparsi nelle antologie “Partenze da fermo” e “A lavoro mi tocca comunque andare.” Ha vinto anche alcuni premi letterari.