Dalla prosa, seppure velata di impressioni liriche, alla poesia vera e propria. Un passaggio spontaneo, naturale e senza traumi narrativi per una scrittrice fine e sensibile, come Fausta Losquadro che ha proposto nella sala consiliare di Pisticci, presente un attento e qualificato uditorio, la sua raccolta in versi “Eco dell’Anima” inserita nella “Collana 12 per sempre”. Una poesia dell’anima, gioia, amore, dolore, in un susseguirsi di avvenimenti e di momenti che riaffiorano e dove il cuore nonostante tutto gioisce sempre. Se è vero che la personalità di una donna ispirata si misura anche con la capacità di tradurre in poesia i pensieri, le riflessioni e i sentimenti più genuini e sinceri e rapportarli ad altri in una nobile missione catartica e pedagogica, “Eco dell’anima” ne è la testimonianza più palese. Dedicata ai nipoti, idealmente si rivolge anche ad una platea più vasta di persone di buona volontà senza trascurare chi è segnato dalla sofferenza morale e materiale. Si articola in 41 liriche in versi sciolti che hanno per tema gli aspetti più cari all’autrice, gli affetti familiari, le descrizioni dei luoghi, le emozioni, i sentimenti, l’amore per la famiglia e per il prossimo, la nostalgia delle cose passate, per concludersi con versi dedicati a papa Francesco ed alla mamma. Un’opera pregna di significati, a volte celati e talora palesi, che propone e ripropone interrogativi cui non è facile dare una risposta, perché avvolti dal mistero della vita e dell’esistenza. La lirica “Poesia”, tra le tante può essere considerata a giusta ragione il fulcro del suo ambizioso progetto, quello di sublimare con i versi tutto un mondo fatto di affetti e sentimenti, perchè la poesia, quella vera, è nel mondo, nelle cose, nel quotidiano. Bisogna solo saperla cogliere e portarla alla luce. E la poetessa-scrittrice, che crede fermamente in questo progetto, la propone come amica fedele, sostegno,“ponte di parole e di emozioni”. Una poesia rigeneratrice che lei affida al lettore “qual messaggio di vita, qual messaggio di amore”. Il romanzo della vita e dell’anima. Fausta lo vive, lo interpreta e ne diffonde il senso; lotta, soffre, gioisce, rischia, ma vive, vive ogni attimo, ogni emozione di quello spettacolo. Ci insegna ad amare la vita ogni giorno di più, perché fortifica, addolcisce con le sue carezze e i dolori, con le urla che insegnano ad apprezzare il silenzio, con i sorrisi che fanno capire che c’è anche tanta tristezza. Fausta in queste poesie della memoria, del ricordo, della malinconia, della gioia, dimostra che la vita non è facile, ma vale la pena viverla ogni attimo, ogni istante. Una poesia catartica, quella dell’autrice, che incoraggia a dare il meglio di sé. Il tutto in uno stile lineare, carico di sentimento vivo, di parole selezionate con cura. Sfogliare il libro dà modo di riflettere e condividere emozioni comuni ed immedesimarsi facilmente nell’autrice. Il dolore, lo smarrimento, la delusione, il dubbio, la passione forte, sono caratteristiche dell’essere umano e qui emergono tutte. Quindi trovarsi di fronte ad un libro come questo dà il sollievo che si prova nel vedere descritta una sensazione che non era facile da catturare, ed un senso di gratitudine verso chi come la Losquadro sembra esserci riuscita naturalmente e spontaneamente.
Giuseppe Coniglio