Presentato presso il Lido Pantano di Monopoli il libro “Profumo di Bergamotto” dell’autrice Maria Giuseppina Pagnotta, Edizioni Magister. All’evento culturale, il primo post covid, hanno partecipato diverse autorità politiche, militari e personalità di alto spessore culturale
La scrittrice ha raccontato la storia di un uomo di mare, una sorta di saga che arriva sino ai nostri giorni, alla ricerca della vera giustizia, tra vicende d’amore e di vita di una famiglia del Sud, intrecciata alle due Grandi guerre
mondiali. Il protagonista, imbarcato ai primi del ‘900 in rotta verso l’Oriente, da vero eroe salverà l’equipaggio, divenendo anche un geniale inventore. Tra momenti di pura poesia dove la natura quasi personificata interagisce con i personaggi, manciate di ricordi e ingiallite fotografie riprenderanno vita.
L’autrice Maria Giuseppina Pagnotta è stata definita un’eclettica artista pugliese, oltre che scrittrice anche sceneggiatrice e pittrice.
Nelle pagine del romanzo si narra la saga familiare, ci si addentra trasportati dalle appassionanti vicende d’amore e di vita dei protagonisti. Un crescendo intrigante di sensazioni, ma anche di sapienti spunti di pura riflessione sui temi dell’amore, della fede, della tolleranza, della giustizia, dell’onestà, pregno di valori dimenticati e permeato da un retrogusto romantico, leggero e scorrevole.
Tutto il racconto è una profumata piantina di citratella, pegno d’amore di Peppino, uno dei protagonisti iniziali della storia, alla sua amata Mariuccia, prima d’imbarcarsi per partecipare alla prima guerra mondiale, che passerà di generazione in generazione, che s’intreccia con il profumo al bergamotto, molto similare alle profumate foglie di citratella, fragranza amata da un altro personaggio del romanzo, che, in
qualche modo, s’intreccia fortemente alla storia. La scrittrice ha tenuto molto a curare ogni personaggio che sembra mutuato dalla realtà quotidiana, alcuni non principali, ma ben delineati a tal punto, da non sembrare figure incolore sullo sfondo del romanzo e che, sicuramente, il lettore amerà molto. Altresì, ama tratteggiare i personaggi descrivendo con gocce di poesia il paesaggio in cui si muovono, forse perché come pittrice, ama far emergere l’anima anche alle cose inanimate.
Il libro Profumo di Bergamotto inizia con una storia d’altri tempi, permeata da un retrogusto romantico, leggero e scorrevole, anche se a tratti fa sentire la profondità di momenti di vera drammaturgia e altri di leggerezza e simpatia, talvolta grottesca di alcuni protagonisti, dove anche la natura interagisce con loro in modo catartico, quasi personificata, come la campagna, i gabbiani e soprattutto il mare, a cui sentono di appartenere in modo viscerale. Riporta uno dei tantissimi momenti intensi del lavoro, dove emerge questo forte connubio di Peppino, uno dei personaggi, che dopo essere stato imbarcato per anni su di un cacciatorpediniere della Regia Marina, vive in modo nostalgico quel ricordo, sentendosi goccia di quel mare: “Come il mare, che con le sue ansimanti onde in modo orgasmico amoreggia con la scogliera accarezzandola fino a farla sua, così, lui sentiva di appartenere sin nelle viscere a quell’oceano di acqua che
lentamente aveva levigato il suo animo, fino a possederlo”.
Alle domande della moderatrice Ottavino: «Sta già lavorando a qualcosa di nuovo? Quali i suoi prossimi impegni?» risponde la scrittrice Pagnotta: «La mente di un’artista è una continua fucina all’opera. Oserei dire che l’arte è la più sana droga che vi sia al mondo e che andrebbe consigliata e caldeggiata per illuminare l’animo di tutti, soprattutto in questo delicato periodo storico. Andrebbe “contagiata in modo pandemico” soprattutto ai giovani, che sono sempre alla continua ricerca di forti emozioni. Stive Jobs diceva: “Non accontentatevi… Le idee migliori sono create da coloro che seguono i propri sogni”. E io personalmente, sono una sognatrice nata. Sappiamo tutti
che gli italiani leggono poco e non è facile veicolare nuovi lavori, ma c’è la gioia e soprattutto l’amore per i contenuti di belle emozioni presenti nel romanzo, che desidero condividere, soprattutto con i giovani e con coloro che hanno vissuto gli anni difficili fra le due Grandi guerre. Sono comunque fiduciosa e in attesa di conoscere le emozioni di tutti coloro che leggeranno il mio romanzo, un lavoro che io amo molto, anche perché è dedicato a mia madre».
Alla presentazione ha partecipato anche il direttore editoriale Timoteo Papapietro della casa Editrice Magister di Matera, che ha creduto e apprezzato moltissimo il romanzo e ha curato con amore e pazienza tutte le fasi che hanno portato alla pubblicazione. Papapietro ha dichiarato: “Ogni lavoro è una nuova scommessa in cui ci crediamo molto”.
Il Capitano di Vascello, Alessandro Ducci ha accennato agli imbarchi di Peppino sulla Nave Lombardia unità della Regia Marina che ha operato tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo. Nel 1895 partì per una crociera nell’America meridionale, raggiungendo Bahia il 18 novembre e Rio de Janeiro il 17 dicembre, dove però era in corso una epidemia di febbre gialla che stava mietendo migliaia di vittime tra la popolazione. Con spirito di altruismo e solidarietà l’equipaggio della nave si adoperò per soccorrere gli ammalati, ma ben 137 marinai morirono per aver contratto la febbre gialla.
La serata è stata meravigliosa per la location scelta dal punto di vista paesaggistico ambientale sul litorale di Monopoli, per i contenuti trattati da esperti di settore e per la scrittrice coinvolta in questa iniziativa culturale dalla socia Tina Ottavino della SIPBC ONLUS di Puglia. Hanno partecipato all’incontro il Capitano di Vascello Luigi Leotta, che ha portando i saluti del Contrammiraglio Giuseppe Meli Direttore della Direzione Marittima di Bari, l’Assessore alla Cultura Avvocato Rosanna Perricci, il Consigliere Nazionale della Puglia Settentrionale-Basilicata Ammiraglio di Squadra, Michele de Pinto, il Tenente di Vascello Adriana Prusciano Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Monopoli, il Delegato Regionale Puglia Settentrionale, Gesumino Laghezza, i Presidenti del Gruppo A.N.M.I. di Bari, Trizio Pasquale, il Presidente del Gruppo A.N.M.I. di Mola di Bari, Enrico Tarulli e il Presidente del Gruppo A.N.M.I. di Trani Nicola Lampidecchia.