L’autrice Elena Marotta, originaria di Matera e residente a Dosso, in provincia di Ferrara, è ritornata con piacere nella città dei Sassi per presentare la sua ultima pubblicazione “Racconti”, pubblicata dalla casa editrice centese Freccia D’Oro. Laureata in economia bancaria e assunta da una multinazionale dove si occupa di amministrazione e contabilità, Marotta ha sviluppato nel corso degli anni la passione per la scrittura. Con l’autrice, nella sala Carlo Levi di Palazzo Lanfranchi, anche Maria D’Agostino presidente dell’Associazione Culturale “Matera Poesia 1995”, il docente, poeta e giornalista Carlo Abbatino e il regista, attore e presidente dell’Associazione Teatrale “Talia Teatro” Antonio Montemurro.
D’Agostino introduce la figura dell’autrice e sottolinea i riconoscimenti già assegnati ad Elena Marotta per le pubblicazioni che hanno preceduto “Racconti”, libro sul quale ha scommesso la casa editrice Freccia d’oro già pubblicando nel mese di luglio 2012 la versione in e-book. Quindi è arrivata la seconda edizione in brossura e oggi è in fase di lavorazione la seconda ristampa.
I racconti sono quattro. A beneficio dei lettori che vorranno scoprire Racconti riportiamo di seguito titolo e sinossi.
“Lo strano gioco dell’amore”: la protagonista decide di rinunciare all’amore dopo una cocente delusione sentimentale, ma dovrà ricredersi quando tornerà vittima delle frecce di Cupido;
“Il ritorno”. Antonio uomo del Sud Italia emigrato in America dopo la seconda guerra mondiale per far fortuna, torna in Patria dopo 28 anni per riabbracciare moglie, figli e la propria terra. Durante il viaggio aereo incontrerà un uomo che ritorna in Italia dopo aver vissuto l’esperienza del lager nazista e dopo aver costruito la sua nuova vita in America;
“Liberata”: l’amicizia forte tra due diciottenni una, Simona, costretta su una sedia a rotelle a causa di un incidente riscoprirà l’amore per una vita che ormai ripudiava quando scoprirà che l’amica che le stava accanto muore a causa di un tumore.
“Economia di mercato”: un cinico uomo d’affari dà a tutto un valore prettamente monetario. Sembrerebbe ricredersi ma poi torna alla vita di sempre fatta di affari e denaro”.
Sono racconti che si leggono tutto d’un fiato e hanno contenuti di spessore sociale”.
L’attore Antonio Montemurro ha letto alcuni brani della raccolta ed ha sottolineato una curiosità che lega la sua esperienza didattica all’autrice. Montemurro è stato professore di chimica dell’alunna Elena Marotta quando frequentava l’istituto tecnico commerciale Olivetti e mai avrebbe immaginato che dopo averle insegnato chimica doveva ritrovarla a distanza di anni impegnata con la letteratura.
Tocca a Carlo Abbatino approfondire le questioni affrontate dall’autrice nei quattro racconti.
Il libro “Racconti” affronta argomenti di stretta attualità che sono anche rivolti al sociale e ai diversi aspetti che ciascun individuo si trova ad affrontare nel corso della sua esistenza. “Racconti” ha il pregio di far vivere e rivivere emozioni al lettore, che può leggere questa pubblicazione in un baleno, considerato il fatto che è scritta in maniera scorrevole. L’autrice esalta la ricchezza dei sentimenti che le affiorano alla mente e attraverso una scrittura creativa lascia spazio all’evoluzione delle storie che si sviluppano con una caducità regolare.
Marotta apre il libro con “Lo strano gioco dell’amore” e decide di affrontare questo sentimento sempre presente negli aforismi dei grandi poeti, dei grandi anonimi, che spesso si ritrovano scartando un cioccolatino.
Un racconto in cui scoppia l’amore come un “coup de foudre”, un colpo di fulmine che all’improvviso diventa un “coup de theatre”, un colpo di scena. L’autrice narra l’amore che nasce con una scusa banale per attaccare “bottone”, l’amore di chi si dedica anima e corpo ad alimentare speranze, mentre in altri c’è furbizia, opportunismo. Una scrittura in cui l’amore ritrova la dimensione esatta nella protagonista che vive una delusione e si vede crollare il mondo addosso. Un racconto molto interessante consigliato in particolare alle teenegers per scoprire la vera essenza di questo sentimento.
Il secondo racconto “Il Ritorno” esalta una letteratura degna di essere letta dai ragazzi delle scuole elementari e medie, perchè affronta il tema delle persecuzioni razziali e quindi della Shoah. Elena Marotta cuce le pagine di questo racconto con la voce di un emigrato italiano in America e delle situazioni che la Divina Provvidenza elargisce ai buoni d’animo, alle persone oneste.
Il racconto “Liberata” raccoglie nel suo sviluppo letterale “La sigaretta”. Affronta il tema della maggiore età, con l’adolescente Simona che dopo aver compiuto diciotto anni promette al papà voti buoni se avrà in cambio la possibilità di guidare la sua macchina. In auto è facile atteggiarsi da “più grande” e per farlo si concede una sigaretta mentre va prendere la sua amica Serena. Ma proprio la sigaretta sarà causa di un danno terribile in conseguenza di un incidente. La sedia a rotelle chiude il sogno di una ragazza che sperava di avere tanto dalla vita ed invece è destinata a soffrire.
Serena rappresenta la naturale prosecuzione di Liberata. In questo racconto si focalizza l’attenzione su Serena, l’amica di Simona, la dolce amica che avrebbe dovuto prendere con la macchina del papà per andare alla festa dove avrebbe incontrato i ragazzi più carini della scuola, Ale e Tony. Serena è l’amica del cuore e dona a Simona quella vitalità per sopportare la sua nuova vita su una sedia a rotelle.
Un libro catartico che si apre alla lettura con tutta l’attenzione possibile. Curiosa anche la scelta della copertina con le foglie che ricordano viale Europa, la strada che percorreva l’autrice da bambina per raggiungere la nonna che abitava al quartiere di Serra Venerdì a Matera.
Nel libro c’ è “l’ensemble” della vita con tutte le sue gioie infinite e le sue amarezze. E in ogni caso finchè c’è vita c’è sempre speranza di coglierne l’essenza migliore. Un libro che esprime l’essenza di una letteratura accattivante, bella, piena di avvenimenti e soprattutto di grandi autoriflessioni dei protagonisti che condividono esperienze, suggerimenti, insegnamenti di vita.
L’autrice ha sottolineato che “i personaggi del libro sono nomi reali e qualche episodio si riferisce a fatti realmente accaduti in prima persona. Sono i personaggi a chiedermi di scrivere le storie e questo mi gratifica notevolmente in quanto sono in perfetta sintonia con il racconto”.
La serata si è conclusa con una lettura di una pagina scelta dall’autrice, visibilmente commossa e felice di poter ritornare nella sua città per presentare i suoi “Racconti”.
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione ufficiale del libro “Racconti”