In una affollatissima Libreria dell’Arco, nella centrale e suggestiva via Ridola di Matera, Elena Marotta, materana di nascita e emiliana di adozione, ha presentato, il 2 febbraio 2015, la favola “L’Abbraccio Colorato”, edita dalla Casa Editrice Freccia d’Oro di Cento.
Ha aperto l’iniziativa Carlo Abbatino (poeta, giornalista e scrittore), che ha introdotto l’autrice che, dalla sua naturale propensione ai racconti e ai romanzi di narrativa per un pubblico già maturo, si è questa volta cimentata nell’altrettanto non facile genere della narrativa per bambini, evidenziando quali sono le caratteristiche del genere fiabesco e gli illustri precedenti con i quali chi si accinge a scrivere una storia per i più giovani, si deve rapportare.
Antonio Montemurro, commediografo, regista e presidente della associazione “Talia Teatro” ha, invece, con la sensibilità derivata dalla sua esperienza ventennale nelle rappresentazioni teatrali, commentato ed analizzato, passo passo, la favola di Elena, evidenziando spunti di riflessione sia per i più piccini, ma in primo luogo per gli adulti, specialmente chi, per il proprio ruolo, è chiamato a educare gli adulti di domani.
La “contagiosità dell’esempio”, l’importanza e la centralità dell’intervento educativo, il “gioire della gioia degli altri” sono stati gli aspetti positivi che, contrapposti alla invidia, all’orgoglio, alla incomunicabilità ha voluto evidenziare Montemurro quale messaggio trasmesso ai più giovani (e anche ai meno giovani) dalla favola di Elena.
Ha proseguito Maria Antonella D’Agostino, presidente della associazione culturale “Matera Poesia 1995”, che ha intrattenuto i presenti con l’autrice sul tema della interpretazione della narrativa, evidenziando come gli autori, a volte per meccanismi che si attuano in maniera del tutto inconscia, inseriscano nelle proprie opere messaggi o spunti interpretativi rispetto ai quali gli stessi appaiono meravigliati (come era Marotta nel corso dell’intervento di Montemurro), nel momento in cui vengono individuati e analizzati dai lettori.
Ne è seguito un dibattito, che dall’opera di Elena si è allargato alla valenza della cultura e all’importanza, sia per Matera che in contesti ben più ampi, che questa sia opportunamente tutelata e diffusa.
L’incontro con l’autore, tenutosi anche sotto l’insegna di “Io Sostengo Matera Capitale Europea della Cultura 2019” si è chiuso con la anticipazione da parte di Elena, di imminenti uscite di due sue nuove opere (una scritta a quattro mani e l’altra una nuova raccolta di racconti), ai quali, nel corso dell’anno passato, si è dedicata e con la promessa di presentare, anche questi, nella sua città di origine.