Lunedì 4 aprile 2022 alle ore 16,30 nella sala conferenze del Polo Bibliotecario di Potenza è in programma la presentazione del libro “Il fascismo e il governo del “locale”. Partito e istituzioni in Basilicata. 1921 – 1940″ di Elena Vigilante, edizione il Mulino.
“Viviamo solo per scoprire nuova bellezza. Tutto il resto è una forma d’attesa” (Khalil Gibran)
L’attesa che si fornisce di speranza. Si vive così questo tempo di meraviglie al contrario, di immagini che cadono insieme ai palazzi e che riescono appena a colorare la forza delle donne e dei bambini che attraversano ponti che sfiorano acque gelide? Si vive proprio così? Ce lo stiamo chiedendo tutti ed io mi rifaccio alla sola certezza che mi accorgo di avere. So che se continueremo a raccontare diventeremo più forti nel resistere di fronte alle incongruenze, alle indifferenze, ai protagonisti dell’inumano. E dobbiamo dar retta di più alla storia e alle storie che dobbiamo conoscere meglio, perché questo è l’unico modo per prenderci cura.
Anche per questo cominciamo in un luogo modernissimo ma pieno di storia:
il Polo Bibliotecario di Potenza in Via Don Minozzi di fronte al Principe di Piemonte
Elena Vigilante
Il fascismo e il governo del “locale” Partito e istituzioni in Basilicata. 1921 – 1940, il Mulino, 2021
Sin dall’inizio il fascismo si scagliò con forza contro l’«atomismo» della società liberale e la conflittualità tra le classi che la caratterizzava. Tra i suoi obiettivi ci fu dunque subito quello diaggregare la litigiosissima borghesia e di risolvere nella potenza dello Stato i contrasti tra capitale e lavoro. Lungo il ventennio, nel discorso pubblico del regime si consolidò la rappresentazione di una società pacificata in nome della grandezza nazionale. A partire da un angolo visuale rovesciato (quello di una realtà estremamente periferica), il volume si domanda se e come quel progetto fascista sia stato realizzato. La ricostruzione dei lineamenti e delle dinamiche del regime in una delle più remote periferie italiane com’era quella lucana, caratterizzata da poteri economici, politici e culturali «deboli» (e perciò certo anche più facilmente permeabili), permette di guardare all’Italia fascista «dal basso», nella prospettiva del rapporto tra centro e periferia. Come in una radiografia penetrante, che mostri da vicino le viscere più nascoste del regime.
Elena Vigilante è dottore di ricerca in Storia dell’Europa moderna e contemporanea e archivista libero professionista. Autrice di monografie, saggi e voci biografiche, per il Mulino ha pubblicato «L’Opera nazionale dopolavoro. Tempo libero dei lavoratori, assistenza e regime fascista» (2014).
Emilio Colombo. L’ultimo dei costituenti, Laterza, 2017 (curatela con Donato Verrastro)
Per una storia delle classi dirigenti meridionali. Il caso lucano 1861-2016, Calice Editore, 2018