Successo di pubblico nella sala ragazzi della Biblioteca Provinciale di Matera per la presentazione del libro di Lucia D’Antona “Emozioni in poesia”. L’autrice materana approda alla poesia e quindi alla pubblicazione, in seguito ad una sollecitazione poetica avvertita nel corso della presentazione della rassegna “Tre giorni di..versi” dell’Associazione Culturale “Matera Poesia 1995” di luglio 2007 promossa nella sala conferenza del Museo Ridola. A stimolare in particolare l’amore per i versi è una poesia di Carlo Abbatino “Vorrei che questo amore”. Ed è proprio questa la lirica scelta da Carlo Abbatino per avviare la presentazione ufficiale di “Emozioni in poesie” in compagnia della presidente di “Matera Poesia 1995”, Maria Antonella D’Agostino, il libro della D’Antona “Emozioni in poesia”. “Immagino la scelta di pubblicare questo libro da parte di Lucia come un primo gradino di una lunga scalinata e mi auguro che possa continuare questo percorso poetico. La poesia per D’Antona ha un aspetto terapeutico perché le emozioni che riceve dall’ambiente esterno ed in particolare dall’impegno nel volontariato ispirano le sue poesie. L’esperienza della poesia è qualcosa di positivo che avvicina all’arte e arricchisce. Le liriche di D’Antona sono dei flash che riesce a riprodurre in versi, una visione poetica di quello che raccoglie durante la sua giornata. Sono liriche molto brevi, espresse con semplicità attraverso versi esprimono una ricchezza d’animo. Sono vignette di sentimenti molto spontanei.
La poetica di Lucia D’Antona- spiega Abbatino – viaggia in un mondo fantasmagorico che esalta la dolcezza della natura e le sue fantastiche esibizioni, semplici e naturali come la cadenza del quotidiano vivere. Le sue liriche hanno titoli significativi e intensi, reali, che permettono di percepire in modo immediato le sue sensazioni attraverso l’acuta e sensibile osservazione. Lucia D’Antona osservando il mondo che la circonda trasporta nella mente perle preziose che diventano pensieri straordinari di una dolcezza continua. Un lavoro che si traduce in poesia di facile lettura, una poesia che ha un’anima pura, schietta, sincera e serena. La sua osservazione produce epigrammi, è una poesia che si legge d’un fiato e che lascia orme indelebili nell’animo altrettanto sensibile. La poesia rispecchia fedelmente la dolcezza della sua voce e i suoi versi esprimono empatia pura, autentica grazie ad un linguaggio semplice e profondo. Lei osserva la vita nei “Volti” degli altri per speculare la sua ed è come se ne seguisse il segmento che diviene semiretta lasciando aperte speranze …in una visione della vita…”.
Lucia osserva “Il tempo” che cambia gli uomini, l’aspetto, le idee” ed è superba quando dice: “ci impegniamo a stare con i tempi” ed essendo questo un futuro imprevedibile, “ il timore” fa tornare indietro perché “si sta bene così”.
Delicata la poetessa quanto osserva “Dalla finestra” il periodo invernale. E sublime ne diviene la descrizione di quello chepercepisce in quello che lei definisce il colore dell’inverno che lascia ancora qualche foglia col picciolo attaccato agli alberi.
“Mi lascio stupire” dice il verso poetico dell’autrice che diviene straordinaria quando si fa cogliere sotto una pioggia di foglie “come coriandoli” che la salutano dandole il “benvenuto”.
Lucia D’Antona inavvertitamente segue gli eventi della natura così come la Emily Dickinson e prova ne è “Tramonto estivo”: “Anche le piante , sbocciano, vivono, cadono, riposano…e riprendono a vivere”. La catarsi poetica si avverte, si sente e non può non determinare una crescita romantica espressa dal racconto delle cose semplici della vita.
Una Lucia D’Antona che si fa sempre più sensibile nell’osservare le piccole caducità della vita, della giornata.
Molto carica d’affetto materno e fortemente delicata, il suo carattere è evidenziato con estrema grazia dalla poesia“E’ tenero”: “La forte luce e il fresco del mattino/Possono turbare il suo sonno ancora profondo. Chiudo la finestra , lo bacio e inizio appagata la giornata”.
Una donna che esprime concetti che sente nel profondo del cuore genera in se forti emozioni, sentimenti. E ancora la vita, alberi, foglie , alba e tramonto sono gli ingredienti con i quali compone formidabili essenze poetiche.
“ La vita”: “La vidi tra gli alberi in fiore, in una risata , cadere tra le foglie d’autunno e sorgere allo spuntare dell’alba, morire al tramonto” e ancora “ La vidi fuggire offrendo i suoi frutti migliori su un’altalena senza tempo…..(…)”.
La vita Lucia D’Antona va paragonandola agli ombrelli che soffrono il vento e pioggia e si fanno, indifesi, brandelli come le tante vite spezzate ai margini del mondo! La sua sensibilità viene esaltata anche nelle scene di “Pietre che cantano”, lo spettacolo di illuminazione scenica e piromusicale promosso a Matera da Illuminotecnica di Toni Iacovuzzi in piazza San Pietro Caveoso nell’estate del 2009.
D’Antona riporta in poesia ogni frammento della propria esistenza e ne fa diventare testimonianza di vita e il vissuto è garantito nella memoria delle cose. “Ogni giorno” di Lucia non è monotonia ma un evento da vivere nella sua esistenza multicolore, perchè he proprio nell’alternanza e nella continuità si snoda la vita.
Lucia D’Antona paragona la vita fresca e leggera al mese di settembre “Frizzante settembre” che “è un giovane maturo con tanta voglia di fare”.
Quindi Carlo Abbatino declama dal libro di Lucia D’Antona la poesia “L’amica di sempre” di Pino Contangelo, poeta socio dell’Associazione , scomparso da poco.
Una poetica in continua evoluzione – conclude Abbatino – non può che apportare ricchezza di sentimenti”.
Interessante l’intervento di Federica Cavicchini che della poesia di D’Antona sottolinea: “ La poesia permette di aiutare le persone a mettersi in contatto con se stessi. Lucia ha vissuto una esperienza creativa che ha tradotto in versi con vividezza e immediatezza. Sono poesie fatte con il cuore per avere sapore e colore. Le emozioni costituiscono la bussola delle nostre azioni”.
Lucia D’Antona racconta come è nato l’approccio verso la poesia: “Credo che la poesia sia molto importante quando fa sentire nell’animo quel formicolio importante che ti porta a scrivere. Sento il bisogno di scrivere sollecitato dal mio modo di vedere la vita, guardare, osservare. Ogni cosa che mi colpisce la faccio mia e questo è accaduto per esempio dopo aver assistito alla manifestazione culturale “Pietre che cantano” che mi ha portato a scrivere la poesia stessa”.
Lucia legge le sue poesie e l’applauso del numeroso pubblico presente in sala produce una sonorità piacevole.
Altre due poetesse materane, Titina Vernile e Sveva Petronelli omaggiano l’autrice con la declamazione di alcune liriche selezionate dal libro “Emozioni in poesia” in una serata di grande spessore culturale allietata anche dalle note del sax contralto di Gianni Grilli e resa possibile grazie alla sensibilità della direttrice della Biblioteca, Angela Vizziello.
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione ufficiale del libro di Lucia D’Antona (foto www.sassilive.it)
Bel ricordo la manifestazione Pietre che Cantano edizione 2009. Ricordiamo tutti quella magica serata di fine estate realizzata nel cuore dei sassi di Matera, una grande emozione. Complimenti per la scelta mirata dott.ssa D’Antona. Peccato per chi non c’era!!!!.