Si è conclusa l’edizione del concorso Energheia Egitto 2022, organizzato dal sodalizio materana in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e Centro Archeologico Italiano – Il Cairo con la designazione del racconto vincitore il racconto: “Sesto piano” di Fatma El Zahraa Abdalla.
Menzione ex aequo per “Ecate” di Rania Alì e “La mia Mecca” di Abdelwahab Ibrahim Sharab.
L’iniziativa nel Paese arabo ha visto la promozione del progetto da parte del suo direttore Davide Scalmani e della Professoressa Silvana Muzzatti che da diversi anni organizza laboratori di scrittura creativa con l’obiettivo di stimolare la diffusione dell’italiano tra il pubblico egiziano, sia di mantenere le proprie radici culturali dei cittadini italiani che risiedono in Egitto per motivi di lavoro o di famiglia.
L’Istituto ha istituito un Comitato di lettura sul suolo egiziano, composto da Marina Stroili giornalista e poetessa; Mario Giannatiempo, scrittore ed editore; Paolo Venti, scrittore e insegnante, che ha avuto il compito di selezionare i cinque racconti finalisti da sottoporre al giudizio finale di una Giuria in Italia.
Il racconto vincitore – Sesto piano – introduce con abilità il lettore in un mondo surreale e onirico dove incubo e realtà si mescolano in modo suggestivo. L’intreccio è costruito in modo originale e la messa a fuoco dei personaggi è efficace e ben elaborata. Il linguaggio è adeguato al contesto narrativo, alternando in modo vivace narrazione e dialogo.
Il primo racconto menzionato, Ecate è una favola con personaggi originali, mondi fantastici e una storia che attraverso le generazioni porta a una conclusione felice e salvifica per la comunità del villaggio. Gli ingredienti di tutte le favole, amore, maledizione, apparizioni, sono trattati in modo personale e con grande leggerezza. Il linguaggio è appropriato al genere scelto, i dialoghi sono vivaci e ben condotti.
Nel secondo racconto menzionato, La mia Mecca, la soluzione narrativa proposta dal suo autore, che alterna di continuo prima e terza persona conferisce al racconto un interessante gioco prospettico che rende molto efficace il tema centrale del testo, ovvero il problema dell’emigrazione e il rapporto fra due culture. Sogni speranze, nostalgie di un emigrato vengono resi in modo vivo e realistico, due mondi così diversi come Roma e la Mecca dialogano in modo suggestivo in un linguaggio asciutto e al tempo stesso vario e multiforme.
L’associazione ricorda che la vincitrice sarà presente alla Cerimonia di consegna del Premio Energheia prevista il prossimo 10 settembre nel giardino del Museo “D. Ridola”, oltre che frequentare con gli altri vincitori del Premio Energheia Europa il corso di scrittura creativa dal 4 al 10 settembre.
Fatma Ell Zahraa Abdalla, ventiseienne, vive al Cairo, dove lavora come Assistant Lecturer nel Dipartimento di Italianistica presso l’Università della metropoli egiziana.
Ha conseguito il Diploma degli Studi Superiori (Post Laurea) in Letteratura italiana alla Facoltà di Lingue presso l’Università di Ain Shams – Egitto nella primavera 2018 e in seguito la Laurea magistrale in Filologia moderna presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel gennaio 2021. Da sempre esprime una grande passione per la scrittura, la lingua e la letteratura italiana.