Domenica 17 luglio 2015 alle ore 20 in Piazza Roma si svolgerà la festa del “Mangiamonte” un’occasione importante per conoscere i prodotti enogastronomici e culturali locali: dai formaggi, al pane, al vino, alla porchetta e tante altre sorprese.
Durante la serata sara’ presentato il libro “‘Il sudore del pane”di Carlo Gaudiano, pubblicato nel 2015 da Magister Edizioni. Protagonista del racconto è Francesco Sparafuoco, un eroe per il popolo contadino, colui che aveva impedito che la mezzadria,già di per sé favorevole ai padroni,diventasse ulteriormente vantaggiosa per i proprietari terrieri. Il racconto narra il sopruso a carico di alcuni mezzadri, il cui capo è Francesco, nella Matera del 1898,durante il mese di agosto,a termine della raccolta del grano che quell’anno fu veramente eccezionale. Il padrone dei terreni, don Alberto Renna, con il quali i mezzadri spartivano il raccolto, reclamò un aumento della quota a lui spettante. Con la ribellione dei mezzadri ha inizio una vicenda giudiziaria che vedrà Francesco accusato di diffamazione e ribellione per essersi rifiutato di consegnare i sacchi di grano al fattore, Cristoforo Strambalone, detto lingua consumata, e per aver usato l’appellativo di cornuto per definire don Alberto Renna. Accusa dalla quale il popolo dei cafoni lo aiuterà a difendersi scegliendo per la sua difesa l’avvocato Cipolla che non aveva un grande eloquio, non usava la retorica,ma usava poche battute che andavano a segno durante il dibattimento. Don Alberto Renna sceglierà di farsi assistere da Caino Ragnatela,un avvocato che aveva costruito la sua fortuna professionale non già sulle abilità professionali ,ma per le amicizie ad altissimo livello che aveva saputo intessere. La trama si dipana attraverso una serie di quadri d’ambiente e di costume che delineano il colore, la fisionomia di un’epoca. Si tratta di un romanzo storico manzoniano che ricostruisce, attorno alle vicende del protagonista, la situazione umana del Sud mista ad invenzione. Sono gli ‘anni più luminosi’ della storia agraria italiana, dal 1897 al 1913,quelli descritti negli ‘Atti dell’inchiesta parlamentare sui contadini meridionali ‘promossa da Giolitti nel 1906,in cui la gravità della situazione economica e sociale era resa evidente dal ripetersi delle agitazioni contadine.
Alla fine del processo, Francesco Sparafuoco, detto Jammcarrer, fu dichiarato non colpevole e ci fu una esplosione di grande gioia da parte di tutti i cafoni.
L’autore ha saputo dipingere il modo di comportarsi degli uomini nella realtà con assoluta obbedienza al vero e con un estro comico che si alterna di spettacoli comici e tragici. Il comico non ha mai nulla di caricaturale, anzi si distende in pagine luminose, e Francesco risulta la figura più lieta e convincente che l’autore possa aver inventato,con le sue doti contadine: la bontà generosa, la giustizia istintiva, la religiosità e la laboriosità. questo è il romanzo della Provvidenza: l’intervento di Dio, la fede dei contadino negli affanni e nelle tribolazioni e la loro solidarietà.
Lug 13