Oggi ricorre la 23^ edizione del World Book and Copyright day 2019 che significa per lei?
Per me è giornata di grande festa. Accoratamente e gioiosamente. Festeggiare il libro è far festa alla tavola delle parole che ci fanno crescere, che nutrono la parte migliore di noi, che fanno la bellezza della nostra Italia che pensa, del genio italiano e degli uomini di tutto il pianeta che nella storia dell’umanità hanno fatto grandi i giorni, le strade, le nostre magnificenze artistiche, insomma l’evoluzione del genere umano. Fare festa al libro, con il libro e per il libro è celebrare, nella maniera più concreta e pregnante, le attività dello: scrivere, leggere, tradurre, pubblicare, attività grazie alle quali l’essere umano si eleva e si realizza; fondamentalmente è celebrare le libertà che le rendono possibili. Il libro è là ad invitarci, ad accoglierci, a migliorarci, là nel punto d’incontro tra le libertà umane più essenziali tra le quali la libertà di espressione e di pubblicizzazione e noi stessi. Libertà che sono particolarmente fragili poiché costrette a confrontarsi con innumerevoli, spesso cogenti, sfide: rimessa in causa del diritto d’Autore e diversità culturali fino alle minacce fisiche alle quali sono esposti autori, giornalisti ed editori in molti Paesi. Tali libertà, ancora oggi, risultano negate nel momento in cui scuole vengono attaccate e libri e manoscritti bruciati.
Come lo festeggerà, so che è membro di un Club per l’UNESCO?
Nel pomeriggio alle ore 17 sarò alla preziosa Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” -di cui sono socia- per donare il mio ultimo volume insieme ai 3 precedenti. E’ il contenuto di “Cantò come dea” che motiva fortemente la donazione -come si può leggere negli scritti riportati nello stesso volume da parte della Dott.ssa Rondinella dell’UNESCO – Parigi – e della Prof.ssa Catino del Club per l’UNESCO di Bisceglie, oltre alla Dott.ssa Attento – Primate di Roma per l’Accademia Medicea di Firenze- e della prof.ssa Trombetta dell’Univesità degli Studi di Bari, oltre che di Suor Gabriella delle Suore Missionarie Francescane, e in primis dalla Editrice Neria De Giovanni, prima Presidente -italiana e donna- del Bureau International des Critiques Literaires (Parigi) che opera sotto egida UNESCO. Contenuti che onorano ben due Goal dell’AGENDA 2030 lanciata dalle Nazioni Unite quattro anni fa: promuove la lettura e non solo. Altrettanto dicasi del Libro “150 pensieri per l’Italia unita” risultato il miglior progetto d’Italia a detta del Comitato Interministeriale per le celebrazioni del 150ennio dell’Unità d’Italia. Caso editoriale è poi il volumetto “Percorrimi” sul tema scottante dell’Omologazione; primo Premio Nazionale “Domenico Rea” il volumetto: ”Rondine con te”. Non meno importanti sono le ragioni del mio profondo appassionato vibrante legame alla Patria e alle Sue Espressioni Istituzionali, ragioni in virtù delle quali la donazione si colora di gioiosità e di passione. E’ già qualche anno che sono membro del Club per l’UNESCO di Bisceglie, oltre che appartenere all’Accademia delle Culture e delle Scienze Internazionali, ambito di ricerca storica e di studio della gloriosa Confraternita dei Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay -poveri cavalieri di Cristo-. Proprio questa mattina, alle ore 10, la Presidente del Club per l’UNESCO di Bisceglie, Pina Catino, anche Priore della Confraternita per tutte le Puglie, insieme al Senato Accademico d’Onore della stessa Confraternita e alla presenza delle Autorità, sarà in cerimonia di donazione alla Biblioteca Comunale della cittadina pugliese di ben 23 libri in onore della 23esima edizione della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore. Ci sono anche io, non fisicamente ma con ben tre miei volumi. 23 volumi su: Diritti umani, Poesia, Storia, Beni culturali, insomma tutto un patrimonio che stimola il pensiero critico, induce il senso di collettività e responsabilità nell’oggi e anche nei tempi a venire, con tutto il rispetto verso le nuove generazioni e verso la promozione della Cultura come propugna l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Sono legata a quella cittadina pugliese dove di anno in anno presento il mio nuovo libro nella grande kermesse: “Libri nel borgo antico”.
Lei è fisicamente a Roma e con i libri a Bisceglie e a Matera?
Mi addolora si, ma un intervento all’occhio mi vieta di viaggiare lungamente…son dovuta restare a casa…benchè in fervente attività, infatti sono anche a Matera per il World Book and Copyright day 2019, rafforzato dal 2019 materano, ovviamente. Non possedendo il dono dell’ubiquità fisica utilizzo i mezzi possibili per donare il mio ultimo: “Cantò come dea” che ho fatto in modo uscisse proprio per questa giornata, mi è arrivato a casa nella giornata del Venerdì Santo ed ho provveduto immediatamente a spedirlo al Presidente dell’Amministrazione Provinciale, Pietro Marrese, per la nostra Gloriosa Biblioteca Provinciale “T. Stigliani” dove sono già gli altri miei libri. Così, oltre Roma, Bisceglie e Matera, sarò anche alla Biblioteca Nazionale di Roma e Firenze, alla Sagarriga Visconti Nazionale di Bari e alla Biblioteca Nazionale di Potenza, di Milano, così come a Lucca, Bologna, Parigi e Tunisi e ancora e ancora…in altre Biblioteche più piccole ma di grande interesse storico e culturale, e piccolissime biblioteche a carattere peculiarmente sociologico o poetico, come quella di Morlupo – Paese della Poesia, quindi Recanati e via di seguito. Sono anche a Cerveteri, Città Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, in tarda mattinata per donare il libro nelle mani dell’Assessore alla Cultura Federica Battafarano e del Sindaco Alessio Pascucci con la Direttrice della Biblioteca Gea Copponi.
Appassionata della parola e del valore della scrittura?
Si e sempre di più. Colgo tutto il valore del 23 Aprile, data simbolica per la letteratura mondiale, scelta naturale per la Conferenza Generale dell’UNESCO tenutasi a Parigi nel 1995, quale Tributo a Cervantes, Shakespeare e Inca Garcilaso de La Vega che morirono tutti nello stesso giorno del 1616; ma anche per i tanti importanti autori che nacquero o morirono nella stessa data del 23 aprile, tra i quali: Maurice Druon, Haldor K. Laxness, Vladimir Nabokov, Josep Pla e Manuel Mejia Vallejo. Quale importante Tributo anche a tutti coloro che hanno promosso il progresso sociale e culturale dell’umanità come stigmatizza Audrey Azoulay – direttore generale dell’UNESCO.
La donna, la poetessa, il suo romanticismo, un aneddoto?
Beh, andiamo in Catalogna a Barcellona. Oggi è San Giorgio, là è il patrono degli innamorati. Un San Valentino catalano, benchè molto più sentito da parte della popolazione. La tradizione vuole che gli innamorati si scambino una rosa rossa ed un libro. L’uomo regala una rosa rossa con una spiga di grano alla donna e lei ricambia donandogli un libro. In Catalogna è la festa che esalta l’amore, la cultura ed il patriottismo. La rosa è simbolo dell’unicità dell’amore, il colore rosso simboleggia la passione e la spiga di grano la fecondità. Barcellona è tutta in festa nella giornata di Sant Jordi. In ogni angolo della città ci sono banchetti che vendono rose e libri. La Rambla Catalunya e Las Ramblas le più colme, anche di molte attività culturali: la più importante è la firma dei libri da parte degli autori. Evviva. Sogno che io possa farla e viverla nella mia città di Matera.