Con l’incontro su scuola e giovani nella sede di Casa Netural a Materaè è partito all’ora della colazione il tour nella città dei Sassi del giornalista e conduttore televisivo Giovanni Floris per la presentazione del suo libro “Il gioco”. Il giornalista, che segue l’associazione dalla sua nascita dieci anni fa a Matera ha tenuto un incontro per parlare del ruolo della scuola per le nuove generazioni.
Casa e comunità dell’innovazione sociale nel cuore del Mediterraneo, Casa Netural è un’associazione che dal 2012 promuove eventi, incontri ispirazionali e scambi culturali per generare giorno dopo giorno nuove opportunità per i territori e le comunità rurali. Tra i temi trattati dall’associazione, per citarne alcuni: sostenibilità, ambiente, famiglia, inclusione, abitare collaborativo, smart working, imprenditorialità, scuola e giovani.
“Dal principio – racconta Andrea Paoletti, Presidente dell’associazione – Casa Netural è stata immaginata come una piattaforma di relazioni, tramite cui generare opportunità per i soci e l’ecosistema territoriale. La porta della casa è sempre aperta per ospitare tanti incontri, attività ed eventi organizzati dalla comunità per la comunità, in un’atmosfera ricca di socialità. L’incontro con Giovanni Floris è solo uno dei primi che animeranno il 2023 e che ogni persona potrà vivere associandosi a Casa Netural.”
Con un direttivo composto in maggioranza da under 35, le nuove generazioni sono da sempre uno dei principali target a cui sono rivolte le attività dell’associazione, che nel corso degli anni ha formato diversi giovani attraverso i programmi di Servizio Volontario Europeo ed Erasmus per Giovani Imprenditori condividendo con loro competenze e metodologie di progettazione.
Partner di progetto di Prime Minister Basilicata, Scuola di Politica per Giovani Donne, Casa Netural è anche tra le sedi lucane delle lezioni della scuola, e collabora attivamente allo sviluppo di una nuova leadership e di competenze trasversali nelle giovani donne tra i 14 e i 18 anni.
Nel 2022 in qualità di spazio votato a dare voce ai giovani ed esplorare nuove tematiche, ha ospitato il giovane attivista Giorgio Brizio, membro del gruppo Fridays for Future Italia, per la presentazione del suo ultimo libro, e di recente ha avviato una collaborazione con le scuole per proporre agli studenti nuovi modelli di orientamento professionale grazie agli incontri ispirazionali con i nomadi digitali e le nuove figure lavorative presenti nel suo network internazionale.
Sempre per i giovani, dai 15 ai 18 anni, presso la sede dell’associazione in via Galileo Galilei 1 a Matera, è prevista la partenza di uno speciale percorso di incubazione di idee.
L’incontro con il giornalista Giovanni Floris è stata una nuova occasione per contaminare la comunità locale con nuove idee e visioni e riflettere in particolare sul mondo della scuola, tra didattica e vita quotidiana.
A seguire Giovanni Floris ha incontrato gli studenti di dieci classi del triennio del Liceo Stigliani nell’Aula Magna dell’Università degli Studi della Basilicata, accompagnati dal dirigente scolastico Rosanna Papapietro e dal corpo docente e gli studenti del Liceo Scientifico Dante Alighieri di Matera all’auditorium Gervasio di Matera, accompagnati dal dirigente scolastico Marialuisa Sabino e dal corpo docente.
Gli studenti, dopo aver letto il suo ultimo romanzo, “Il gioco”, e dopo aver condiviso riflessioni, curiosità, spunti critici con i propri docenti di Lettere, hanno posto una serie di domande all’autore, un giornalista che ha una lunga esperienza da conduttore televisivo e che nei suoi scritti rivolge sempre lo sguardo ai problemi del nostro Paese e la cui attenzione è più che mai attiva in merito a diverse questioni e in diversi ambiti: politica, economia, diritto, scuola, famiglia, attualità.
Tanti i riconoscimenti ottenuti da Floris in questi anni di impegno giornalistico attivo.
Il suo ultimo lavoro, “Il gioco”, edito da Solferino, è un giallo, ma non solo un classico giallo con tanto di caso complesso da risolvere, con aiutanti che cercano di giungere ad una risoluzione e con oppositori che, invece, depistano le indagini. È molto di più, è un giallo – letterario che conduce il lettore attraverso insolite esperienze letterarie ed artistiche: dal Simbolismo al Futurismo, dal Surrealismo al Dadaismo, da Poe a Campana attraverso Gadda, Calvino, Gramsci e tanti altri. Interessante, inoltre, la scelta di ambientare il romanzo in una scuola della periferia romana di Torre Bruciata: sembra di sentire l’eco di storie pasoliniane.
Per gli insegnanti che leggono “Il gioco” è forse più riconoscibile la polemica, insita nel romanzo, nei confronti di una certa tradizione legata a programmi ministeriali un po’ obsoleti, che andrebbe in parte rivista per dare più spazio al Novecento, affinché gli studenti possano avere più strumenti per comprendere quello che accade oggi e forse, magari, essere anche più coinvolti. Si percepisce tra le pagine, che scorrono con velocità, un velato colpo alla didattica a distanza, all’uso delle tecnologie a tutti i costi, anche quando non è necessario, e ci si trova davanti ad una secca e sferzante allusione all’incapacità da parte dei giovani di comprendere il testo scritto, perché disabituati. Quest’ultima sta divenendo davvero un’emergenza sociale che i docenti toccano con mano ogni giorno. Ecco perché invogliare i ragazzi alla lettura, oggi, è più che mai urgente.
Michele Capolupo
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La fotogallery dell’incontro con Giovanni Floris (foto www.SassiLive.it)