“I mille volti dell’adolescenza”. Questo il tema dell’incontro promosso in mattinata dall’istituto comprensivo 6 Bramante in piazza degli Olmi a Matera con la partecipazione di Domenico Diacono e Angela Albanese i genitori baresi di Antonella, una giovane studentessa liceale tragicamente scomparsa all’età di 13 anni, che hanno fondato l’associazione Anto Paninabella Odv, nata con l’intento di fare della vita di Antonella Diacono, una fonte di aiuto e ispirazione per i suoi coetanei. Diacono e Albanese hanno incontrato gli alunni delle classi seconde e terze delle scuole secondarie di I grado di piazza degli Olmi per discutere sulle tematiche adolescenziali e in particolare su quelle più care ad Antonella, l’accettazione dell’altro e dei più deboli”.
Angela Albanese, mamma di Antonella e impegnata con il marito nell’associazione Anto Paninabella Odv spiega le finalità dell’incontro nella scuola Bramante di Matera: “Antonella si è tolta la vita il 28 novembre 2018. E’ stata una sua decisione e lo ha fatto senza spiegare un perchè. Antonella sicuramente stava vivendo un momento di disagio adolescenziale che non ha saputo affrontare. Non ha voluto chiedere aiuto a nessuno per paura di essere giudicata. Qualcosa c’è stato dentro di lei che l’ha colpita ma non possiamo parlare di un episodio in particolare che è stata la causa della sua decisione. Quando i ragazzi vivono certe situazioni anche la parola più semplice non la vivono come uno scherzo ma la sentono molto addosso, quindi può essere stata una situazione qualsiasi che l’abbia colpita. A noi interessa dire che quando i ragazzi parlano devono stare molto attenti alle parole, che sono come delle pietre lanciate dalla finestre, non sai mai dove più cadere quella pietra, su un terreno e non ci sono danni ma può cadere su un’auto e la distrugge. Quindi dobbiamo stare molto attenti alle parole che diciamo perchè posso fare male. E anche i gesti sono importanti. Loro non usano gesti che possono emozionare, sono sempre impauriti, non c’è uno scambio di abbracci. E’ molto più facile scambiarsi il cuoricino su whatsup che manifestare i propri sentimenti. La nostra associazione negli incontri a scuola invita i ragazzi ad avere più dialogo. I social sono importanti ma devono essere affiancati dai rapporti umani. I social fanno credere di essere a contatto con tutto il mondo ma poi si vive una solitudine molto forte”.
La sede dell’associazione è a Bari nella casa dei nonni di Antonella, dove lei trascorreva tanto tempo. Lei aveva tredici anni e ne avrebbe compiuto 14 l’8 dicembre scorso. Aveva appena iniziato il quarto anno del Liceo Classico. Uno dei suoi sogni era quello di scrivere un libro, l’altro era di andare a Londra. Purtroppo il viaggio a Londra non potrà mai farlo però parte dei suoi racconti e scritti li abbiamo raccolti nel libro “Io sono come il mare”, che viene distribuito con un contributo volontario minimo di 12 euro, il 30% dei fondi raccolti sono destinati all’attività della nostra associazione, che si chiama Anto Paninabella perchè Anto era il nome con cui la chiamavano noi in famiglia mentre Paninabella era un suo nickname presente su un socialnetwork”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)