Il materano Roberto Moliterni ha pubblicato il libro “Scrivere il corto e la web-serie.
Le strutture narrative specifiche per film e serie brevi”, Dino Audino Editore.
Questo libro è pensato come un manuale di sceneggiatura rivolto a chi si avvicina per la prima volta alla scrittura per il cinema, ma anche come uno strumento molto specifico per l’arte dei cortometraggi e delle web-serie. Quali sono le storie vincenti da raccontare in pochi minuti? Come si costruiscono scene che devono avere un respiro breve? E che parole dare a personaggi interpretati, molto spesso, da attori non professionisti?
«Potere alle storie» è quello che sembrano dirci oggi il cinema e le serie tv di tutto il mondo. È un’affermazione ancora più vera e necessaria per i cortometraggi e le web-serie. La loro forza non sta nei mezzi tecnici, nell’esperienza delle maestranze (per le quali è invece una palestra) o nella notorietà degli attori. La forza dei racconti brevi sta nelle storie. Storie che hanno una propria specificità, diversa da quella del cinema tradizionale e legata non solo al formato breve, ma anche alla facilità con cui una produzione di questo tipo si deve mettere in piedi, visto che corti e web-serie sono spesso svincolati dal mercato. Qui, in sostanza, si può inventare, sperimentare, rappresentare spicchi di mondo anche marginali. Ma, prima di tutto, bisogna imparare a raccontare con le immagini.
Roberto Moliterni ha studiato al Corso Script/Rai e ha pubblicato libri di narrativa (tra cui Arriverderci a Berlino Est, Rai Eri 2015, vincitore del premio La Giara) e di cinema (tra cui Fare un corto, Dino Audino seconda edizione 2014). I corti che ha sceneggiato sono stati selezionati in Inghilterra e Francia – nel prestigioso festival di Clermont-Ferrand – e ai Nastri d’Argento.