L’artista materano Angelo Rizzelli, impegnato nel laboratorio della grafica in via Sette Dolori ha pubblicato il suo ultimo suo lavoro dal titolo “Il segno Inciso”, già presentato da Lucio Galante e Valeria Mantarano alla Galleria l’Osanna di Nardò il 16 marzo scorso. Valeria Rizzelli nel 2010 ha lavorato a stretto contatto con l’artista Rizzelli in occasione della tesi di laurea specialistica in Storia dell’arte.
“Il segno inciso” è un’opera meritoria in cui l’autore ha raccolto tutte le incisioni eseguite in trent’anni di attività, dal 1982 al 2012.
“Le opere – spiega Valeria Mantarano – sono accomunate da sovrapposizioni di tecniche incisorie che presentano esiti compositivi ed ottici differenti. L’artista riesce a coniugare molto bene una delle sue “invenzioni”, l’incontro chimico dell’acqua (applicata con un vaporizzatore sulla lastra in modo variabile) con la vernice, che produce effetti luministici particolari e forme impercettibili del vuoto lasciato dalla gocciolina d’acqua non appena asciugata. Rizzelli si è fatto apprezzare anche aver inventato alcuni strumenti richiesti per l’incisione e quando gli si chiede come ha concepito certe bizzarrie sorride quasi compiaciuto”.
Rizzelli è uomo gioioso, osserva il mondo con ottimismo anche quando deve fare i conti con alcuni episodi dolorosi, come la perdita di un proprio caro. Il libro è dedicato infatti “a Tonia in memoria”.
La sua opera incisoria segue la reale immaginifica concezione di chi lavora per creare un’opera nuova.
Valeria Mantarano ricorda inoltre che: “Ad oggi Rizzelli ha raggiunto un livello di maturazione artistica elevato tanto da essere definito un maestro dell’incisione. Tale maturazione non è ancora satura di sperimentalismi e ricerca e non fa altro che avallare una valutazione di merito che si evince dall’excursus sulle sue opere e che mi permette di inserirlo nel panorama attuale dell’incisione come un innovatore e rinnovatore di quest’arte”.
Lucio Galante nella prefazione del libro dice: “Rizzelli ha una tecnica che ha raggiunto alti livelli di qualità nei suoi esiti espressivi, le gradazioni dei chiari e degli scuri sono già al limite di una valenza più propriamente pittorica , che carica le immagini di una forte capacità suggestiva e attrattiva per cui vien da chiedersi se, al di la di tutti i possibili significati che si possono in esse cogliere , il vero significato non sia in realtà e ancora una volta quello di riaffermare il poter dell’arte”.
Scorrendo le pagine di questa raccolta, che offre anche la traduzione in inglese, si avverte la linearità e l’eleganza del segno inciso su zinco nelle opere realizzate, le cui dimensioni variano da 330 x 250 mm a 500 x 400 mm, e ogni lavoro ha un titolo che sottolinea anche una profonda poesia che Rizzelli custodisce nel suo animo e che traduce in espressione artistica.
“Segni di Matera”, “Trame a Matera” , “Segni di luce”, “Segni della terra”, “Segni del mare” “Segni dell’animo” con una serie che raggiunge la cinquina e ” Segni della memoria”. Questi titoli esprimono il senso poetico di opere che prima di essere prodotti in segni sullo zinco appartengono all’aspetto intimo dell’artista. Un artista che riesce ad esprimere passione per le cose che percepisce e delle quali va fiero. Un artista che mostra tutta la sua sobrietà e la sua estrema gentilezza, atteggiamento che si riflette quando deve dare vita alle sue “creature artistiche”, che sono delicatezze ammirevoli di “grande effetto”.
Carlo Abbatino