È in attesa di essere stampato l’ultimo lavoro del giornalista e scrittore Ottavio Gurrado che ha voluto omaggiare l’artista cartapestaio materano Michelangelo Pentasuglia, alla fine della sua carriera.
Ottavio Gurrado, legato da una lunga amicizia al Maestro cartapestaio, ha voluto dedicargli un libro-intervista (come lui lo definisce), nel quale Michelangelo Pentasuglia ha raccontato alcuni aneddoti della sua vita.
L’uomo, l’artista, alla soglia dei novant’anni accetta di raccontarsi, sotto ogni sfaccettatura, andando oltre la figura del Maestro che tutti conoscono, trasmettendo ancora una volta quell’amore che l’ha tenuto legato per tutta la vita a cartapesta, argilla e colori.
Il libro infatti, dopo la prefazione dell’autore, legata a numerosi ricordi dello stesso, prosegue con il racconto di Michelangelo, sin dalla sua nascita, per passare all’infanzia, al rapporto con le sorelle e con gli zii, i ricordi dell’illustre antenato garibaldino, con il servizio militare, per poi passare alla costruzione dei Carri della Bruna e dei presepi, fino a giungere alla sua famiglia, moglie e figlie; il testo si conclude con cenni alla Festa della Bruna, il giorno più lungo dei materani, sempre molto sentito dall’artista e alcuni commenti critici di personaggi che hanno avuto modo di conoscerlo. Non mancano fotografie del Maestro e dei momenti salienti della Festa.
Ricordi intimi si fanno largo tra le righe, gioie e dolori, soddisfazioni e delusioni (in particolare per la mancata istituzione di una scuola di cartapesta) passando direttamente dalla voce di Michelangelo alla penna di Ottavio, che ha trascritto attentamente ogni sua parola per far sì che tutto ciò non vada perduto. Che resti traccia di una smisurata passione che, sin dalla giovanissima età, ha pervaso il Pentasuglia.
Ad oggi in pochi possono vantarsi di conservare questo tipo di capacità che, come dice lo stesso artista, è impossibile da apprendere, ma è solo dettata dal cuore e lo accompagna sin da quando era solo un bambino che non voleva andare a scuola.
“La squadra che deve costruire il Carro è come una grande orchestra. Se tutti sono accordati, viene fuori una grande musica›”.
Michelangelo Pentasuglia