E’ Ivrea la Capitale Italiana del Libro 2022. Lo ha comunicato al ministro della Cultura, Dario Franceschini, in diretta live sul sito del ministero, il presidente della Giuria, Marino Sinibaldi. Erano otto le città finaliste: Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Ivrea, Nola, Pistoia, Pescara e Pordenone. Aliano non c’è la fatta. A distanza di 16 giorni dall’esclusione dalla short list per la candidatura a capitale italiana della cultura 2024 per il centro della provincia di Matera arriva un’altra esclusione, quella per il titolo di capitale italiana del libro 2022.
Proseguendo la lettura della motivazione del premio conferito dalla giuria a Ivrea – motivazione definita “davvero bella”, il ministro Franceschini ha affermato che “la straordinaria eredità culturale e tecnologica della città viene rivendicata senza nessun orgoglio campanilistico, ma come forza propulsiva del progetto di città capitale, come l’ispirazione di una visione che può diventare un modello all’altezza dei nostri tempi”.
“L’attenzione alle nuove dimensioni digitali dell’esperienza culturale – ha aggiunto il ministro – rappresenta un ulteriore elemento di forza che sarà messo a disposizione non solo della comunità locale. Infine, l’attenzione all’attività di comunicazione potrà rendere il titolo di città capitale del libro sempre più significativo contribuendo a indicare nella cultura, e in particolare nella cultura del libro, un elemento di coesione e di condivisione per le nostre comunità alle prese con le ferite della pandemia”.”Siamo davvero felici di questo riconoscimento, frutto di un grande lavoro, in cui abbiamo profondamente creduto. Ivrea potrà condividere con tutta Italia lo straordinario patrimonio culturale che custodisce ed essere per un anno intero il palcoscenico di tutto ciò che ruota intorno al mondo dei libri”. Così il sindaco di Ivrea, Stefano Sertoli, alla notizia che il comune dell’eporediese sarà capitale italiana del libro 2022. “Aspettiamo qui i lettori, gli scrittori, gli editori, i librai per creare insieme il Manifesto per il futuro del libro e dare vita a un anno che faccia davvero diventare la lettura patrimonio collettivo. Il mio grazie va a tutti coloro che ci hanno sostenuto, dai cittadini agli addetti ai lavori fino ai partner pubblici e privati”, aggiunge il sindaco.
“E’ difficile nascondere l’emozione, la gioia. Organizzeremo al più presto, credo ai primi di marzo, un incontro per celebrare questo importantissimo evento dove avremmo piacere di invitare tutti i colleghi finalisti e tutti coloro che vorranno partecipare. Crediamo che sia una opportunità fondamentale per noi e per la città e per il territorio e abbiamo la pretesa che lo sia per l’intero Paese”.
“Ci abbiamo creduto tutti e credo che l’entusiasmo sia anche contagioso. Ci poniamo l’obiettivo ambizioso di diventare un modello per l’intera nazione per la promozione del libro e della lettura e alla fine del 2022 stileremo il manifesto per il futuro del libro. Rinnovo l’invito a tutti a venire a Ivrea”.
Capitale italiana libro, Consigliera regionale Sileo (Lega): “Credere nella cultura quale strumento di crescita sociale ed economica”
“Complimenti ad Aliano per avere intrapreso la strada del coraggio e della fierezza. In un momento storico proiettato alla rinascita, investire in cultura è l’unica forma di riscatto e di crescita di un nuovo umanesimo della Basilicata.
Un plauso al Sindaco, Luigi De Lorenzo, per aver tracciato la strada di un protagonismo ritrovato dei piccoli borghi che vede lo stimolo dalla cultura.
In un’ottica di collaborazione integrata con le altre realtà lucane, auspico che tutti i Comuni recuperino senso di appartenenza e comincino a credere fortemente nella cultura quale strumento di crescita sociale ed economica”.
Così in una nota Dina Sileo, consigliere regionale con delega alle politiche culturali, in seguito alla proclamazione di Ivrea Capitale Italiana del Libro 2022