La campionessa olimpionica Antonella Bellutti e la scrittrice Simona Baldelli presentano il libro “La storia di Alfonsina Strada” presso la scuola secondaria di primo grado Nicola Festa di Matera.
Nell’ambito del percorso di approfondimento sul ruolo e l’emancipazione della donna attraverso lo sport, gli allievi delle classi terze della Nicola Festa di Matera hanno partecipato venerdì 20 maggio ad un incontro di presentazione del libro Alfonsina e la strada di Simona Baldelli, un testo dedicato alla ciclista italiana Alfonsina Strada, la prima donna a partecipare al giro d’Italia nel 1924. Una storia che ben si collega alla vita di un’altra grandissima ciclista italiana pluripremiata: Antonella Bellutti, presente in videoconferenza insieme alla scrittrice.
Lo sport, praticato a livello professionale o amatoriale, è un fenomeno che coinvolge, almeno nel mondo occidentale, uomini e donne. La storia dello sport tuttavia è stata a lungo caratterizzata da una netta predominanza maschile e il campo delle attività sportive è ancora oggisegnato da profonde differenze di genere: gli uomini partecipano più delle donne e gli sport maschili sono più rilevanti sia economicamente sia culturalmente.
Il libro narra la storia e le avventure di Alfonsina Strada, la ciclista ribelle che per prima sfidò il maschilismo sportivo partecipando, unica donna, al Giro d’Italia del 1924, accumulando numerosi riconoscimenti internazionali. Fu l’impresa faticosissima e anticipatrice di una donna che mai volle porsi dei limiti. Antonella Bellutti, dal canto suo, è stata un’ottima interprete dei 100 m. ostacoli e della pallacanestro. In seguito a un infortunio alla gamba, ha iniziato a praticare il ciclismo vincendo due ori ai Giochi Olimpici, un argento e un bronzo ai Mondiali e un oro agli Europei.
Campionesse di ieri e di oggi e donne che hanno cominciato a ritagliarsi un ruolo importante in discipline sportive prima a loro precluse. All’incontro ha partecipato anche una giovanissima atleta materana, Maria Elena Stella, ex alunna della scuola. Obiettivo dell’evento è stato quello di ricordare il lungo e faticoso cammino per il riscatto sociale e culturale che con costanza, passione, impegno e ribellione contro gli stereotipi, tante donne hanno intrapreso nel mondo dello sport per garantire alle nuove generazioni un accesso più agevole e una uguaglianza più sostanziale.