Dopo due anni di pausa ritorna in versione cartacea il freepress “Intransit Magazine”. L’iniziativa editoriale è stata presentata nel tardo pomeriggio a Matera presso il nuovo ristorante “Dedalo sensi sommersi” in via D’Addozio 140 nel Sasso Barisano. Il nono numero di Intransit Magazine è stato presentato dal direttore responsabile Giovanni Martemucci, in compagnia della docente universitaria Maristella Trombetta, del fotografo materano Gaetano Plasmati, dell’art director Angelo Soro e del fotoreporter Massimo Clemente.
Nata nel 2009 dal desiderio del fotoreporter Gaetano Plasmati di offrire agli estimatori della fotografia di viaggio e del fotoreportage la possibilità di esplorare virtualmente mete lontane e confrontarsi con temi d’attualità, la rivista è cresciuta nel tempo aprendo i propri spazi a giovani e validi professionisti che hanno potuto esprimere la loro creatività e le loro capacità comunicative.
Il magazine si ripresenta su carta con un formato grafico rinnovato che privilegia istintivamente il linguaggio fotografico: le immagini di qualità, provenienti da diverse latitudini, affrontano le tematiche dal punto di vista di un viaggiatore che si immerge totalmente nelle realtà e le racconta attraverso fotografie di qualità e brevi testi che condensano esperienze ed emozioni.
L’obiettivo ambizioso resta quello di riuscire a proporre un modello tutto made in Basilicata che possa essere esempio da seguire e da ricercare, soprattutto in vista di Matera 2019.
Il focus principale del nuovo numero di Intrasit Magazine è dedicato alla forza lavoro e trae spunti importanti da un reportage di rilievo internazionale curato dallo stesso Gaetano Plasmati e da GMB Akash (fotoreporter bengalese di riconosciuta fama già protagonista a Matera di una mostra fotografica promossa nella città dei Sassi insieme al suo amico e collega Plasmati).
Le tematiche del lavoro e dello sfruttamento delle condizioni di debolezza delle categorie socialmente più disagiate, trattate nel reportage di Akash e Plasmati, sono state ampliate da un articolo che denuncia le difficili condizioni dei giovani spagnoli alla ricerca di un lavoro adeguato alle proprie capacità intellettuali.
I reportage di viaggio sono dedicati alla magia di Essaouira, forse una delle mete più affascinanti e bohèmienne del Marocco, e a una inconsueta Amsterdam visitata durante le sue 24 ore più folli, il King’s Day, quando il popolo arancione diventa imprevedibile e quasi mediterraneo.
Uno spazio importante è stato riservato alle mostre fotografiche internazionali: in questo numero Intransit ha visitato WordPress Photo 2017, una rassegna delle migliori fotografie scattate nel corso del 2016, e la mostra dedicata a Vivian Maier, una fotoreporter americana assolutamente fuori dai canoni, che ha preceduto e annunciato la moderna street-photography.
“Intrasit Magazine – ha spiegato il direttore responsabile Giovanni Martemucci – è un viaggio che parte da Matera e arriva ai confini del mondo. La rivista è nata nel 2009 e nel 2019, quando Matera sarà capitale europea della cultura, compirà 10 anni. Il team, che in questi due anni ha continuato a lavorare esclusivamente in digitale grazie al sito internet di Intrasit, intende far diventare la rivista un racconto per immagini per raccontare l’esperienza culturale di Matera 2019. Ci auguriamo pertanto che la Fondazione Matera 2019 possa supportare la nostra iniziativa culturale con un finanziamento che possa sostenere i costi elevati per la pubblicazione di questo prodotto editoriale. Questo numero è dedicato alla dignità del lavoro e sottolinea le condizioni disumane in cui i bambini sono costretti a lavorare in Bangladesh e in India, come documentato dagli scatti di Plamati e Akash. Scatti che ci devono far riflettere perchè la maggior parte dei nostri indumenti sono realizzati proprio da questi bambini”.
Maristella Trombetta illustra l’obiettivo ambizioso di Intrasit Magazine: “Abbiamo deciso di rilanciare questo progetto editoriale perchè vogliamo riscoprire il senso etico dell’uso degli oggetti. Dobbiamo porci il problema di come è stato realizzato un prodotto per sostenere l’economia del saper fare, per valorizzare la nostra cultura contadina. Intrasit Magazine è un freepress che vorremmo far diventare una pubblicazione bimestrale ma per farlo i nostri imprenditori devono investire in cultura perchè la cultura ripaga. Se non riusciremo ad andare in stampa ogni due mesi proveremo a farlo diventare un quadrimestrale. In ogni caso stiamo pensando anche a nuovi temi da inserire nei prossimi numeri, in particolare la moda e l’arte”.
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione di Intrasit Magazine (foto www.SassiLive.it)