“Varcando la soglia del Meeting di Rimini mi sono sentito una persona viva, sentivo un cuore che pulsava. E’ la stessa situazione che provo ogni qualvolta servo il mio Paese soprattutto in luoghi abbastanza difficili”.
Ha esordito così, ieri mattina nella sala Neri gremita – circa 800 persone in platea -, il Maggiore Giuseppe Amato, Ufficiale dell’Esercito Italiano originario di Matera.
“Ha senso che un militare che ha svolto incarichi in missioni di pace all’estero condivida pubblicamente le sue emozioni, – ha affermato il Maggiore Amato – i suoi stati d’animo, oppure è giusto che li tenga conservati nel suo scrigno più intimo, nel suo scrigno personale?
Questa domanda così difficile io l’ho posta a me qualche tempo fa e la pongo oggi a voi e vi dico che ha senso. Ha senso perché ognuno di noi militari che ha partecipato ad una missione all’estero è tornato a casa cambiato, la vita di prima non è più stata la stessa”.
Con il Maggiore Amato sul tema “Sicurezza ed educazione nelle missioni di pace” hanno relazionato il CMS. Monica Contrafatto, Ruolo d’Onore dei Bersaglieri; Mario Mauro, Ministro della Difesa; Gen. D. Luciano Portolano, Capo Reparto Operazioni presso il Comando Operativo di vertice Interforze. L’introduzione è stata affidata a Monica Maggioni, Direttore di RaiNews.
Sulla sua esperienza in Afghanistan – cinque anni fa presso il Comando NATO a Kabul durante la missione ISAF – il capitano Amato ha scritto il testo “L’eco dei miei passi a Kabul” (collana “Testimonianze fra cronaca e storia – Le nuove guerre” di Mursia editore).
Nel libro, pluripremiato – ha ricevuto il Premio Targa Il Molinello 2013 e il Golden Selection nell’ambito della quinta edizione del Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica – Pegasus Literary Awards -, Amato ripercorre, con uno stile semplice e diretto, la sua avventura umana e professionale, riportando con obiettività il passaggio complesso che l’Afghanistan sta attraversando.
“L’eco dei miei passi a Kabul” ha riscosso ottimi consensi di critica e di pubblico. Inoltre, per merito della sua valenza pedagogica e della sua attenzione nei confronti della multiculturalità, è stato adottato come libro di testo in alcuni istituti scolastici della Penisola.
L’ufficiale ha frequentato l’Accademia Militare di Modena e la Scuola di Applicazione a Torino. Laureato in Scienze Strategiche e in Informatica, ha partecipato a diverse missioni all’estero e attualmente presta servizio presso lo Stato Maggiore della Difesa.
“L’eco dei miei passi a Kabul” è presente anche su Facebook.