“Letti in coppia” è il titolo della nuova rassegna letteraria proposta dal Women’s Fiction Festival di Matera. Il primo appuntamento è in programma domenica 27 dicembre, ore 18.30, alla Fondazione Le Monacelle, con Giuseppe Lupo, autore de “L’albero delle stanze” (Marsilio).
A conversare con Lupo sarà la coppia Armando Sichenze e Ina Macaione, docenti universitari e lettori forti che da molti anni condividono insieme, oltre che la vita matrimoniale, anche la passione per i libri.
La rassegna è stata pensata per presentare i libri attraverso un modo nuovo e ironico, coinvolgendo lettori che condividono l’intimità e le esperienze della lettura, confrontandosi su modalità, abitudini, preferenze, riflessioni di coppia che nascono intorno alle storie.
Portare l’autore e le storie che scrive al centro delle conversazioni rappresenta un modo per favorire scambio e confronto sui libri all’interno della coppia, ma anche al di fuori delle mura domestiche, per offrire ai lettori la testimonianza di un’esperienza che crea conoscenza e vicinanza, rafforzando legami affettivi. Assaporare insieme le parole e le storie favorisce, non solo la complicità, ma anche la possibilità di immedesimazione e immaginazione. In questo modo, si punta a promuovere i libri e la lettura facendoli uscire dalla dimensione dell’intimità e portandoli nella comunità.
Per la presentazione di libri “Letti in coppia” non ci saranno solo uomini e donne sposati, ma coppie di ogni genere e sesso, senza nessuna discriminazione.
Il libro
A conclusione di una serie di romanzi che hanno disegnato in questi quindici anni il destino delle genti di Lucania durante il lungo e drammatico attraversamento di un tempo a lungo sospeso tra il nuovo e l’antico, la fervida e generosa immaginazione di Giuseppe Lupo si condensa in un’unica, inarrestabile ascesa nel silenzio solitario degli uomini e nel racconto che i muri evocano delle generazioni durante tutto il secolo che ormai sta per chiudersi insieme al secondo millennio dopo la nascita di Cristo.
Non è una saga questa di una Lucania diventata Lupania e neppure una mitica leggenda, piuttosto un paziente e amoroso rendiconto di una conquista, stanza sopra stanza, piano dopo piano, poi abbandonata per rivolgersi a nuove mete, in un altrove lontano; un bilancio tra storia e memoria dove i conti debbono in ogni caso quadrare, perché ormai vanno chiusi, e anche in fretta, con la vendita di tutta la “casa verticale”, ricorrendo a ogni forza ci venga dal riemergere dei ricordi, mentre le parole svaniscono in un definitivo silenzio.
Lupo traccia un bilancio esistenziale e morale che va oltre il rimpianto, sfidando il futuro con l’entusiasmo del sogno e la concretezza del gesto: certo, molto intanto si è perso, scomparso nei tempi che sono stati, ma altro ci aspetta e la memoria così raddoppia la forza e lo slancio; in fondo il meglio ha radici nel passato da dove veniamo, ma le nuove foglie che crescono a primavera sono protese in avanti, alla ricerca della luce del sole.
La lingua di Lupo, ogni volta sorprendente e improvvisa, si accende nell’invenzione metaforica e si rinnova tra storia e memoria, tra ragione e sentimento, tra fede e convinzione: la civiltà della tradizione, che pure scomparve nel millennio che è stato, resiste caparbia nella sete di vita dei suoi avventurosi nipoti e, quindi, ci possiede e ci appartiene persino oltre se stessa.
Di questa epopea Lupo, con L’albero di stanze, si conferma appassionato e sincero testimone, autentico e luminoso cantore, in un romanzo che segna con dolente e sofferta coscienza la conquista di una vita nuova. Cesare De Michelis
L’autore
Giuseppe Lupo Lucano (Atella, 1963), vive in Lombardia, dove insegna letteratura italiana contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano e di Brescia. È autore dei romanzi L’americano di Celenne (Marsilio, 2000) Ballo ad Agropinto (Marsilio, 2004), La carovana Zanardelli (Marsilio, 2008) L’ultima sposa di Palmira (Marsilio, 2011), Viaggiatori di nuvole (Marsilio, 2013), Atlante immaginario. Nomi e luoghi di una geografia fantasma (Marsilio 2014). È autore di numerosi saggi e collabora alle pagine culturali del “Sole 24 Ore” e di “Avvenire”. L’albero di stanze è il suo ultimo libro pubblicato con Marsilio editore.