Un incontro pubblico presso la biblioteca della Scuola Media “Nicola Festa”, su “libri e intercultura” a conclusione delle iniziative per il maggio dei libri “l’arte della lingua madre”.
L’iniziativa è organizzata con i pediatri della provincia di Matera, grazie alla disponibilità della direzione del Comprensivo Minozzi.
Si vuole riflettere sull’importanza del libro, nel caso di tolbà del libro illustrato plurilingue, come veicolo di conoscenza del mondo composito e variegato che si sta costruendo intorno a noi e alla costruzione del quale siamo chiamati a partecipare attivamente. Sono previsti interventi della dirigente, Patrizia Di Franco e delle insegnanti .
Silvia Palumbo e Ornella Altamura che hanno lavorato con risultati più che incoraggianti sul tema delle storie che cambiano grazie al lavoro degli alunni, la responsabile di tolbà e i pediatri Fausta Matera, Cristina Mencoboni, Tato Sarra e Lidia Vespe.
Questo incontro conclude una attività iniziata il 24 aprile e conclusa il 22 maggio. Ha interessato 2 classi quarte elementari della Scuola Minozzi e 3 classi di seconda media della scuola Festa. Presso la biblioteca della Scuola si sono tenute cinque letture di storie de “la biblioteca di tolbà tradotte in lingue con alfabeti non latini e si è teso a fare conoscere agli alunni l’importanza delle lingue degli “altri” e della bellezza degli alfabeti non latini, puntando allo stupore che può suscitare una pagina di libro ingrandita e scritta con un alfabeto diverso da quello della nostra cultura di riferimento. Una giapponese, una cinese, una bulgara , una italiana per l’arabo e una eritrea hanno letto nelle lingue di riferimento suscitando l’interesse dei bambini. In seguito sono state scritte in varie lingue delle parole scelte dai ragazzi dal testo letto anche in italiano. Il risultato è stato di grande interesse anche per la presenza di tante persone provenienti da molte parti del mondo.
All’incontro del 28 maggio sono invitati i genitori, gli insegnanti e tutti coloro che hanno a cuore l’educazione dei ragazzi e che credono nei percorsi di cittadinanza partecipata.