Luca Di Bartolomei, figlio del grande e indimenticato campione e capitano della Roma e della Nazionale Italiana Agostino Di Bartolomei, ha presentato questa mattina nella sala conferenze dell’hotel San Domenico di Matera il libro “Dritto al cuore – Armi e sicurezza: perché una pistola non ci libererà mai dalle nostre paure”. E’ un saggio contro la cultura delle armi, un libro in cui l’autore spiega perchè le armi siano nocive per la società, ma nel quale racconta anche momenti, emozioni e vicissitudini della vita e della storia del papà Agostino, prematuramente scomparso il 30 maggio 1994.
L’iniziativa è stata promossa dal Roma Club Matera “Francesco Totti”, che ha richiamato nella citta dei Sassi soci, sostenitori giallorossi, ma anche appassionati di calcio di ogni colore per un evento di grande valenza culturale e sociale. Alla presentazione del libro con il presidente del Roma Club Matera, Vito Plasmati, il vice presidente del Roma Club Matera, Rino Di Gennaro , dell’assessore ai lavori pubblici del Comune di Matera, Nicola Trombetta e e della presidente dell’associazione “Con cuore impavido”, Rita Bianco, è seguito un dibattito che ha coinvolto i presenti.
“Il libro parte dal suicidio di mio padre ma non parla di calcio. Questo libro è stato scritto durante la discussione del nuovo decreto Sicurezza voluto da Salvini, perchè era abbastanza chiara l’intenzione di questo governo, come anche di altri governi, di incidere su una legge che riguarda la legittima difesa e su un impianto culturale politico e normativo che andrebbe già rivisto in senso opposto. Questo è un Paese che di anno in anno è più sicuro, ha meno omicidi, meno rapine, meno furti ma ci confrontiamo con una paura degli italiani che è sempre crescente e allora la politica dovrebbe rendersi conto che questa paura è molto più complessa e la risposta che ci viene data, “prendete un’arma”, è assolutamente falsa”.
Le vicende di cronaca come quella del tabaccaio di Torino lo confermano: “Purtroppo sì, perchè quando si dice che la difesa è sempre legittima si dice una falsità per tenerli buoni, a Torino ci troviamo di fronte ad un ladro e ad una persona che ha subito sette furti precedenti era esasperata. Ma una persona non esercitando il diritto di legittima difesa ha ammazzato un’altra persona. Questo è un fatto molto grave, purtroppo questo porterà tantissimi problemi a quella persona che era convinta, sbagliando, di agire all’interno di questa nuova normativa e quindi noi ci troveremo di fronte a due famiglie devastate. Io ho scritto questo libro perchè un Paese che ha più armi è un Paese che ha più sangue e un Paese impaurito è un Paese facilmente manipolabile. Questa è una delle tante emergenze che l’Occidente sta affrontando e quindi nella mia modestia sto provando a dire qualcosa di diverso, lo faccio con dei dati, con dei numeri e portando questi dati in alcune storie personali, di persone di famiglia che hanno visto la devastazione che un’arma più fare sia da un lato che da un altro”.
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione del libro di Luca Di Bartolomei (foto www.SassiLive.it)