L’ex pm e sindaco sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, è ritornato questa mattina a Matera per la presentazione del libro “Fuori dal sistema” nella sala convegni dell’hotel San Domenico. Hanno conversato con l’autore il giornalista d’inchiesta Nicola Piccenna e l’avvocato Leonardo Pinto.
De Magistris già magistrato, nel libro racconta distorsioni istituzionali contro il bene pubblico vissute in prima persona.
Luigi De Magistris si definisce un “uomo dello Stato e delle istituzioni che è stato tradito più volte sia dallo Stato che dalle istituzion”. È vero. È stato vittima di fuoco incrociato di interessi mafiosi e politici subendo, con coraggio, senza piegarsi, un vergognoso isolamento istituzionale.
Questo capita a chi osa alzare il controllo di legalità anche sull’esercizio malato del potere politico sulle istituzioni per piegarle alla cura di interessi di parte.
L’importanza di questo libro è nella sua capacità di fare memoria e di spiegare, nella concretezza della ricostruzione, vicende esemplari, come chi tocca i fili dell’alta tensione e non arretra per amore di verità è destinato adiventare bersaglio da logorare, isolare e abbattere. Ricordo quando chi, attinto da indagini di De Magistris, affermò che il PM scomodo, per averlo “disturbato”, avrebbe passato la sua vita a difendersi dai guai che gli sarebbero piovuti addosso. Invero, il PM scomodo ne è uscito a testa alta.
L’avvocato Leonardo Pinto dichiara: “Personalmente ho conosciuto Luigi De Magistris come magistrato requirente nei tanti processi che ho fatto a Catanzaro, Matera e Roma per difendere i giornalisti di inchiesta che si sono occupati dei fatti torbidi del procedimento “Toghe Lucane” e non solo. In tale contesto De Magistris rappresenta una bella storia di libertà, di coraggio e amore per l’Italia. L’ho conosciuto anche come testimone in un processo a carico di un giornalista che aveva avuto il coraggio di raccontare sui giornali fatti veri di personaggi che si ritenevano intoccabili. In tale circostanza, il teste De Magistris, come un fiume in piena che corre verso il mare, raccontò fatti raccapriccianti che portarono all’assoluzione piena dell’imputato”.
Nicola Piccenna, giornalista d’inchiesta dichiara: “Conosco, per aver vissuto personalmente i fatti e le circostanze raccontate nel libro: per questo ho accettato di buon grado di partecipare all’iniziativa in cui ho voluto dare un contributo di conoscenza e approfondimento personale. Ma, se fosse solo per ricordare o precisare fatti di assoluto interesse storico-sociale, non varrebbe la pena impiegare tempo e risorse che oggi sono indispensabili per soccorrere il nostro Paese dai tanti problemi che appesantiscono la vita degli Italiani e frenano lo sviluppo limitando il futuro di intere generazioni. Conoscere per deliberare, l’abbiamo sentito dire e citare tante volte, proviamo a declinarlo in relazione alla dissennata riforma dell’autonomia differenziata ed alla imminente tornata elettorale che interesserà a breve la Regione Basilicata: la più ricca (di risorse) e povera (di opportunità e rispetto dei diritti costituzionali) regione d’Italia”.
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La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)