Luigi Guerricchio nell’ambiente culturale di Firenze. E’ il tema discusso nel pomeriggio a Matera, negli spazi della Galleria d’arte di Enzo Ferrara, attraverso le pagine del libro “Strage al Masso delle Fate – Ottone Rosai, Bogardo Buricchi e Enzo Faraoni dal 1933 alla Liberazione di Firenze” di Nicola Coccia, nell’incontro con lo storico Giovanni Caserta.
Firenze è stata l’Atene d’Italia. L’amava Carlo Levi che ci abitò dal 1941 al 1945 e dove scrisse Cristo si è fermato a Eboli. Ma l’amava anche Luigi Guerricchio prima studente della Facoltà di Scienze politiche, quella dove si erano laureati i fratelli Rosselli e Sandro Pertini, e poi pittore per una quindicina d’anni all’Indiano, la galleria di Ottone Rosai e Enzo Faraoni. Il libro di Nicola Coccia ( premio Carlo Levi per il volume L’arse argille consolerai. Carlo Levi dal confino alla Liberazione di Firenze, edito da Ets) racconta il ruolo importante che hanno avuto gli artisti durante la Resistenza a Firenze.
Alla Ferrara Art Gallery è in corso una mostra di opere di Luigi Guerrichio, in gran parte inedite, che il maestro materano realizzò proprio in Toscana.
La fotogallery della presentazione del libro di Coccia (foto www.SassiLive.it)