Presentato nella Villa Comunale di Rivello il libro “Rivello a tavola. 80 ricette della tradizione gastronomica di un paese dell’area sud-occidentale della Lucania” a cura di Maria Carmela Palmieri e Rosalinda Ferrari. Il volume non è solo una raccolta di ricette tipiche, tradizionali, ma è un libro sulla cultura e l’identità del luogo che indaga e ricostruisce la componente culturale del cibo e la sua dimensione antropologica, uno scrigno di ricordi legati alla tavola rivellese, alla comunità e ai suoi antichi saperi, al suo saper fare, valori esaltati nel corso della manifestazione dai relatori e soprattutto dalla signora Rosanna Pangallo e da sua figlia, la giovane Alessia Ferrari, che con le antiche tecniche di lavorazione e con gli antichi attrezzi di lavoro della massaie e delle “donne di un tempo che fu”, cui è dedicato il volume, hanno preparato diversi formati di pasta fresca dimostrando quanto le diverse generazioni possano (e debbano) portare avanti e mantenere viva la preziosa tradizione del paese, non disperdendo un patrimonio prezioso di memorie e sapori.
Al tavolo dei lavori Laura Mongiello (presidente dell’ordine dei Tecnologi Alimentari di Basilicata e Calabria) qualificata professionista che, seppur assente per improvvisi problemi personali, ha inviato una nota attraverso cui, lodando l’iniziativa, si è resa disponibile per affiancare un percorso di riconoscimento De.Co. per alcune delle ricette e delle preparazioni tradizionali presenti nel libro; la biologa e nutrizionista Isabella Solimeo, che si è soffermata sulle tecniche di cottura e sul consumo sana e responsabile dei prodotti e dei piatti della tradizione, compresi i salumi e i fritti; Franco Alfano, docente di Lettere, che attraverso un accattivante excursus da Dante a Rocco Papaleo, ha condiviso le emozioni e le sensazioni “poetiche” universali legate al cibo e quindi ai luoghi. Presenti anche le due curatrici del libro, Rosalinda Ferrari – che in particolare si è soffermata sull’esigenza di ripartire dai luoghi, dall’identità comunitaria e dall’idea di una territorialità allargata, ritrovando nel cibo, nella cultura e nella convivialità che lo accompagna, un collante per l’intero areale, in un’operazione complessiva di marketing territoriale che mira a unire le forze per dare sempre più slancio all’area sud della nostra regione – e Maria Carmela Palmieri, che ha ribadito la componente storico artistica e culturale della tradizione gastronomica rivellese come dimostrano la straordinaria Ultima Cena del Todisco nelle sale del Monastero di S. Antonio e la postilla che fa riferimento ai salumi rivellesi della Restituta Libertas, atto notarile del 1719 con cui si sancì il definitivo riscatto del borgo valnocino dai nobili Ravaschiero.
A moderare l’incontro, a cui hanno presenziato il sindaco di Rivello Franco Altieri, l’assessore Angelica Nocera, i consiglieri Maria Bifano e Nunziato Caputo in rappresentanza dell’amministrazione comunale che, impegnata in una progettualità complessiva di altissimo profilo legata al territorio e alle sue eccellenze, ha finanziato l’iniziativa editoriale intravedendone sin da subito il valore culturale e strategico, il blogger, giornalista e scrittore Rocco Catalano, tra i più qualificati, appassionati e credibili narratori di luoghi, cibo e tradizioni della nostra regione che nel corso dell’incontro ha messo l’accento sull’importanza di riscoprire le unicità locali, profondamente identitarie, per farne racconto e per valorizzarne la componente di “contaminazione” che rivela la storia delle comunità lucane, dimostrandone l’apertura e i valori.
Intorno alle componenti sociale, culturale e, oggi più che mai, turistico-strategiche del cibo, all’incontro erano presenti il vicesindaco di Trecchina Fabio Marcante, l’assessore Antonella Viceconte di Lauria, l’assessore Rosita Labanca di Latronico, l’assessore Maria Palermo in rappresentanza del comune di Lagonegro. Allo stesso modo hanno espresso il loro plauso e la volontà di collaborare, i comuni di Sapri, Moliterno, Viggianello, Nemoli, e tanti altri: “è davvero un grande risultato per Rivello che, con iniziative progettuali e culturali di alto profilo come questa, sta dimostrando di avere un ruolo unificante e rivendicando il suo ruolo di protagonismo” – ha dichiarato il consigliere regionale Mario Polese a margine dell’incontro .
Oltre alla storia e ai sapori, fino a questo momento affidati esclusivamente alla tradizione orale, così, grazie al Centro Internazionale di Dialettologia, all’instancabile passione, alla disponibilità e alla professionalità della prof.ssa Patrizia Del Puente e dei ricercatori Potito Paccione e Giovanna Memoli, aggiungendo un’altra importante componente scientifica e antropologica al lavoro, si sono fissati i suoni della tradizione gastronomica locale, trascrivendo i nomi dei piatti e dei prodotti nella lingua locale attraverso l’Alfabeto dei Dialetti Lucani (ADL) codificato dal CID.
L’evento, tra i più partecipati del cartellone estivo rivellese, si è svolto nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, grazie alla sollecita e professionale collaborazione della Protezione Civile locale.
Ago 18