Mauro Corona, scrittore, alpinista e scultore italiano ha raggiunto per la prima volta la città di Matera per un incontro culturale in piazza San Francesco organizzato dall’associazione Amabili Confini e dalla Libreria Di Giulio. Dopo l’introduzione affidata a Maria Rosaria Salvatore dell’associazione Amabili Confini, Mauro Corona ha dialogato con il giornalista Pasquale Doria.
“Sono anni che volevo andare a Matera – ha confessato al pubblico Mauro Corona – c’erano i miei amici che me lo dicevano sempre e ieri che sono arrivato con la scusa di fare quattro chiacchiere qui con voi questa sera ho avuto finalmente la possibilità di ammirare i Sassi, questa montagna di sculture di case. Devo dire che non sono rimasto deluso, anzi, non andrei più via da qui anche se mi tocca perchè le radici sono come un elastico. Forse non tornerò mai più anche se spero di farlo con il prossimo libro che pubblicherò ma sicuramente Matera è già nel mio cuore per sempre. Devo dire anche che ho visto poca attenzione all’anima di questo territorio. Matera quest’anno è città della cultura ma non è la sigla che conta. Matera è Matera e si difenderà da sola, non è possibile che Matera subisca danni ma il compito di tutelarla spetta anche ai suoi cittadini. Matera è stupenda e va conservata. Chi tiene alto il volume della musica da discoteca non rispetta questi luoghi. Matera non è come andare al mare dove ti danno un ombrellone e basta. Matera è una dolcezza, tenetevela da conto perchè qui non è solo il turismo o i Sassi, qui c’è un’anima ancora antica e guai se la perdiamo”
Mauro Corona, nato nel 1950 a Baselga di Piné in provincia di Trento, ha ottenuto numerosi riconoscimenti in campo letterario, tra cui: il Premio Grinzane Cavour nel 2008 con il romanzo Le voci del bosco, il Premio Bancarella nel 2011 con La fine del mondo storto, il Premio Mario Rigoni Stern nel 2014 con La voce degli uomini freddi, giunto finalista anche al Premio Campiello 2014.
La fotogallery dell’incontro con Mauro Corona (foto www.SassiLive.it)