La scrittrice Michela Murgia per due giorni a Matera in occasione della sesta e penultima tappadi “Amabili confini”, il progetto di cultura partecipata per la rigenerazione delle periferie di Materafondato sull’autonarrazione. Il progetto, da un’idea di Francesco Mongiello, è promosso dall’Associazione Gigli e Gigliastri.
Di grande attualità i libri della Murgia, che è stata anche educatrice, insegnante e blogger, ed è impegnata politicamente per la sua Sardegna. Il suo primo libro, “Il mondo deve sapere”, incentrato sugli operatori di telemarketing all’interno deicall center, è stato portato in scena a teatro nell’opera omonima, e ha ispirato la sceneggiatura del film “Tutta la vita davanti” di Paolo Virzì (2008). Il suo romanzo “Accabadora” (premio Dessi 2009, premio Supermondello 2010, premio Campiello 2010) è stato tradotto in 30 lingue.
Giovedì 9 giugno Michela Murgia ha incontrato gli abitanti del quartiere di Serra Venerdì nello spiazzo di viale Rosmini mentre nel pomeriggio di venerdì 10 giugno ha presentato il suo ultimo romanzo “Chirù”nel chiostro dell’ex Ospedale San Rocco, in piazza San Giovanni. A fare gli onori di casa in questo caso Tiziana D’Oppido, traduttrice e interprete, e Sergio Gallo, giornalista, dell’Associazione Gigli e Gigliastri.
Amabili Confini si concluderà nel prossimo fine settimana, il 16 e 17 giugno, quando sarà a Matera lo scrittore Andrea Taràbbia.
La fotogallery dell’incontro con Michela Murgia (foto Antonio Sansone)