Monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo delle diocesi di Matera ed Irsina e Vescovo di Tricarico, presenta il libro “Anna, la luce oltre il buio. Diario di una cieca” dello scrittore non vedente materano Vito Coviello. Di seguito la nota integrale.
Parlare di se stessi in modo diretto non sempre è facile. A volte si scelgono personaggi, nomi, luoghi colorati di un’identità diversa ma che in realtà esprimono quanto c’è nel proprio animo, anzi è la propria storia. Storia di vita meravigliosa ma sofferta, a tratti drammatica, soprattutto quando il buio prende il sopravvento sulla luce: il rischio è quello di sprofondare nell’abisso della rassegnazione o nella ribellione dove il grido di dolore spesso viene soffocato.
Ma ci sono storie di vita capaci di saper illuminare l’oscurità fisica perché capaci di trovare la luce dentro. Storie che diventanocome fari che illuminano il cammino di quanti camminano lungo le strade della vita senza una meta, trascinandosi a fatica nel non senso e nella ricerca di stordimenti che alimentano la sofferenza della carne e dell’animo.
Questi fari di luce hanno il potere di allargare gli spazi dell’amore oltre il visibile, cadenzando il ritmo quotidiano di note melodiose, capaci di penetrare i cieli e contemplare già il divino, il gusto dell’eternità.
La storia di Anna non è altro che la storia del carissimo Vito. Nessuno meglio di lui avrebbe potuto descrivere questa storia. Si è calato in un personaggio al femminile per farne cogliere il gusto della fecondità materna che partorisce vita; l’amore come unica risposta a qualsiasi forma di conflitto, di inimicizia, di guerra; la speranza cristiana come linfa vitale per guardare fiduciosi verso il futuro; la bellezza del focolare familiare come luogo di ricostruzione di rapporti umani frantumati, di amicizie vere da rinsaldare.
Il guardare di Anna/Vito diventa esteso e profondo come il mare.
La luce di Anna/Vito è capace di squarciare le nuvole nere facendo diradare le tenebre del peccato.
Il sorriso di Anna/Vito è estasi di chi è capace di elevarsi verso il cielo.
Il sogno di Anna/Vito è già realtà.
Grazie carissimo Vito per il tuo comunicare così semplice ma tanto, tanto profondo.
Un forte abbraccio.
+Don Pino, Arcivescovo