La presentazione di un libro è sempre un momento importante perché ogni nuovo libro arricchisce un’intera comunità; quando poi nell’attuale scenario editoriale, così ricco e variegato, appare qualcosa che è ancora capace di meravigliarci e di attirare l’attenzione il nuovo libro diventa per tutti una gradita sorpresa. E’ questo ciò che fatto il Prof. Giorgio Adamo curatore del volume Musiche tradizionali in Basilicata, pubblicato da Squilibri editore di Roma con 3 cd allegati, con il quale ci ha riconsegnato, a noi lucani, una parte della nostra storia.
Sabato scorso, a Pisticci, nei locali del Gruppo Folk “La Pacchianella”, il prof. Giorgio Adamo, docente di etnomusicologia all’università Tor Vergata di Roma ed allievo del musicologo Diego Carpitella, accompagnato dal Prof. Pancrazio Toscano e dalla Prof.ssa Grazia Giannace, ha presentato il suo libro; a fare gli onori di casa l’Assessore alla cultura, Avv. Francesco D’Onofrio mentre Giuseppe Adduci, presidente del Gruppo Folk, ha coordinato i lavori; l’incontro culturale si è realizzato grazie alla collaborazione tra le associazioni “ P. Marrese “ e “ Ce.C.A.M. “.
L’opera è un’interessante rilevazione di canti dialettali ed è una vera sorpresa scoprire che il nostro patrimonio tradizionale-popolare è molto più ricco e diversificato di quanto si possa immaginare. Questo succede, secondo me, perché a volte si è portati a considerare questi canti una forma di arte minore. L’emozione che si prova nell’ascoltare quelle voci che giungono da un passato vicino e al tempo stesso lontano è veramente forte. Quando mi sono ritrovato il libro tra le mani mi sono spinto a fare una riflessione: la cultura è forse l’unica cosa che possiamo definire veramente democratica; perché appartiene a tutti, si conserva con l’impegno di tutti e, ciò che più conta, cresce con il contributo di tutti; ma se non c’è una valida guida che coordina e valorizza i vari apporti tutto va alla deriva. L’Autore del libro è il Prof. Giorgio Adamo ma senza il contributo di Mingoccia e di Angelo Caruso il libro non sarebbe stato lo stesso e, per contro, le conoscenze dei canti di Mingoccia e Angelo Caruso senza l’impegno del Prof. Adamo sarebbero prima o poi spariti con loro, sarebbero cioè andati persi.
Sento perciò il dovere di ringraziare il Prof. Giorgio Adamo per averci restituito parte della nostra identità e, spero, che il suo essere guida attenta e rispettosa di tutti e di ognuno possa essere un esempio da seguire e faccia riflettere anche coloro che dovrebbero guidarci in altri campi.
Set 23