“Food e magia. Storie di cibo e incanti in Basilicata””; l’autrice, la giornalista Carmensita Bellettieri, analizza il valore simbolico di alcuni piatti tipici della tradizione lucana e dei gesti che hanno accompagnato per secoli la preparazione dei cibi e le tavole delle festività
Ogni storia nasce sempre da paure e desideri. In “Food e magia. Storie di cibo e incanti in Basilicata”” l’autrice, la giornalista Carmensita Bellettieri, analizza il valore simbolico di alcuni piatti tipici della tradizione lucana e dei gesti che hanno seguito per secoli le tavole delle festività.
Il piccilatiedd a Natale, la scarcedda a Pasqua, la rappasciola il giorno di Santa Lucia sono accompagnati da riti e formule magiche, utili per allontanare la mala sorte e propiziare la buona salute e i raccolti abbondanti. Il piatto tradizionale, dunque, non è altro che il lieto fine di una storia antica, narrata da quattro incantatori lucani: il Cucibocca di Montescaglioso, il Maggio di Accettura, la Grande Madre e la Mascìara.
Nel libro le immagini di Raffaele Cutolo, a corredo del racconto storico e antropologico.
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