Venerdì 10 febbraio 2023 alle ore 17,30 presso il Salone degli Stemmi del Palazzo Vescovile di Melfi, sarà presentato il volume “Innocenzo XII Pignatelli. Il Padre dei Poveri” di Nicola Montesano, cheanalizza e studia la figura dell’unico Pontefice lucano.
Infatti, Spinazzola, la città in cui -nel 1615- è nato Antonio Pignatelli, rimase nel territorio dell’allora Provincia di Basilicata, fino al 4 giugno 1811,quando Gioacchino Murat, ridisegnando le province del Regno, inserì Spinazzola nella Provincia di Bari, sottraendola al distretto di Matera.
Un’opera cheoltre alla sua preziosa veste editorialemultilingueè arricchita da un messaggio autografo inedito di San Giovanni Paolo II e dalla prefazione a cura del Cardinale Gianfranco Ravasi sulle affinità tra papa Innocenzo XII e papa Francesco.
La manifestazione offrirà l’occasione anche per la presentazione ufficiale del Centro Studi Innocenzo XII, nato come prosecuzione naturale del Comitato Innocenziano, che ha concluso le sue attività portando a termine l’impegno gravoso delle Celebrazioni per i quattrocento anni dalla nascita di Innocenzo XII Pignatelli di Spinazzola.
L’apertura e i saluti sono stati affidati proprio ai responsabili del neonato Centro Studi, il Presidente Antonio Amendola, il Presidente onorario e Rappresentante della Famiglia, il Principe don Marzio, e il vice Presidente Mario Saluzzi, a cui spetterà anche il compito di moderare i lavori, che continueranno con gli interventi di don Ciro Guerra, Responsabile dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici, e del professore Nicola Montesano, Autore del volume e Direttore scientifico del Centro Studi Innocenzo XII. Le conclusioni spetteranno al padrone di casa, Mons. Ciro Fanelli, Arcivescovo della diocesi di Melfi, Venosa e Rapolla.
Il volume di Montesano è una preziosa guida per quanti in futuro vorranno approfondire e ricercare ai fini della propria conoscenza e per studio la figura di Innocenzo XII; uno dei pontefici che operò in modo concreto e tangibileper gli umili e i diseredati,attuando significative azioni di carità sociale per elevarne la dignità, tanto da portarlo ad esclamare “I miei nepoti sono i poveri”.