Lo scrittore Pierpaolo Vettori protagonista nel pomeriggio ,nello spiazzo di viale Rosmini del rione Serra Venerdì del primo primo appuntamento della settima edizione di Amabili Confini, il progetto di rigenerazione sociale delle periferie Amabili Confini.
Pierpaolo Vettori ha presentati ai cittadini il suo ultimo romanzo “Un uomo sottile”, vincitore del Premio Neri Pozza 2021.
La prima parte dell’incontro, introdotto daRita Montinaro, componente dell’associazione, è stata dedicata alla sezione “Periferie sociali”, riservata ai testi scritti dai detenuti dalla Casa Circondariale di Matera.
A seguire la conversazione tra Pierpaolo Vettori e gli autori dei due racconti scelti, provenienti dai quartieri della macroarea E (Spine Bianche, Piccianello, Serra Venerdì). L’incontro si è concluso con la presentazione del romanzo di Pierpaolo Vettori, che ha conversato con Saverio Ciccimarra, docente al Liceo Classico e Artistico di Matera e Matteo Romano, scrittore esordiente.
Un uomo sottile è dedicato allo scrittore Daniele Del Giudice, scomparso nel 2021 ma già da tempo dalla scena letteraria a causa di una grave malattia. Una dichiarazione d’amore verso il potere salvifico della letteratura e un modo per prolungare ricordo e memoria di un autore molto amato.
Le letture dei brani, tratti dai racconti dei detenuti e dal romanzo dello scrittore, saranno a cura di Andrea Fontanarosa.
Sono tante le voci che, attraverso la scrittura, prenderanno la parola in questa rassegna. A ricordarne la forte valenza sociale è proprio il suo ideatore e direttore Francesco Mongiello: “ad Amabili Confini partecipano con racconti brevi o poesie non solo i residenti dei quartieri, ma anche gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, i migranti dei centri di accoglienza e i detenuti del carcere di Matera, che attraverso le parole varcano quei confini entro cui sono rinchiusi, utilizzandole come strumenti di emancipazione dalla ‘claustrofobia mentale’ e fisica delle sbarre”.
Pierpaolo Vettori (Venaria Reale, 1967) è stato finalista per due edizioni al Premio Calvino e ha esordito con La notte dei bambini cometa (Antigone, 2011), seguito pochi mesi dopo da Le sorelle Soffici (Elliot, 2012). Dopo La vita incerta delle ombre (Elliot, 2014), nel 2018 ha pubblicato per Bompiani Lanterna per illusionisti. Laureato in lettere con una tesi sulla SwingingLondon, vive e lavora a Torino. Con il romanzo L’uomo sottile ha vinto il Premio Neri Pozza 2021.
Un uomo sottile. «In inglese l’espressione vanishintothin air significa all’incirca sparire nel nulla…». Non poteva che iniziare con queste parole Un uomo sottile. Il protagonista di questo libro cerca un uomo che non ha mai visto e che da anni ormai è chiuso in un Istituto di cura di Venezia, colpito da una grave malattia degenerativa. Si tratta di un famoso scrittore, ridotto ormai a una vita assente, privo di memoria, dimentico di chi è stato e di cosa ha rappresentato. Il narratore lo cita solo con il suo acronimo, DDG, ma è evidente si tratti di Daniele Del Giudice: di lui ha letto tutto quello che ha scritto. E in una sorta di sfida impossibile con il destino prova a ritrovarlo, a dargli ancora consistenza, consapevolezza, andando a domandare ai personaggi letterari inventati dall’autore di Atlante Occidentale la storia di quell’uomo, quell’uomo che sembra sparito nel nulla. Ma il protagonista di Un uomo sottile non dialoga soltanto con i personaggi dei romanzi di DDG, racconta in parallelo anche una storia privata: quella della malattia e della guarigione di sua moglie, una malattia che potrebbe apparire simile a quella che ha colpito DDG. Alla fine il narratore decide di andare a trovarlo a Venezia. Oserà aprire la porta di quella stanza ritrovandoselo davanti?
Costruito come fossero scatole cinesi, questo romanzo ci mette in contatto con il mistero dell’identità, con la chiaroveggenza della letteratura, con il miracolo dei romanzi che in una forma inaspettata finiscono per custodire la memoria di chi li ha scritti anche quando l’autore non può piú ricordarli. Un omaggio, una dichiarazione d’amore verso il potere salvifico della letteratura, e verso uno scrittore che abbiamo tutti amato. Un tributo, un modo per prolungarne ricordo e memoria.
La due giorni con Pierpaolo Vettori per Amabili Confini si concluderà nella mattinata di venerdì 20 maggio nel carcere di Matera, dove è previsto l’incontro tra l’autore e i detenuti.
La fotogallery dell’incontro a Serra Venerdì con Pierpaolo Vettori (Foto www.SassiLive.it)