Pif, pseudonimo di Pierfrancesco Diliberto, ha raggiunto per la prima volta Matera per presentare nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi il suo ultimo libro “…che Dio perdona a tutti”. H conversato con l’autore la giornalista Margherita Romaniello.
In una intervista rilasciata al termine dell’incontro a Matera l’autore Pif racconta di cosa parla il suo ultimo libro. “Questo libro parla di dolci siciliani, ricotta, di fede, di coerenza e di spiritualità. Ho un passato da cristiano cattolico come tutti quanti, poi ad un certo punto mi son chiesto quanto la mia fede fosse e vera e viva rispetto alla mia vita e mi sembrava più coerente diventare agnostico, perchè non credo a Satana, non credo ai miracoli, però da quando sono diventato agnostico è presente Dio nella mia vita e già il fatto di chiedersi se Dio esiste è già una presenza. Detta così sembra un libro serio, in realtà è un libro da minchione quale io sono, però sono fiero della mia leggerezza nell’affrontare cose serie”.
Cosa vuoi trasmettere con questo libro: “Vorrei che appena uno lo finisce di leggere scattasse una discussione e un ragionamento e per questo sono fiero della leggerezza che uso, perchè se scaturisce un ragionamento profondo partendo dalla leggerezza, dal cannolo e da Dino Zoff, perchè parlo anche di lui in questo libro secondo me è fighissimo, mi piace l’idea”.
Pif scrittore ma anche Piff attore al teatro e al cinema, quali sono i tuoi prossimi impegni? “Il 14 marzo esce un film per la regia di Danilo Lucchetti in cui faccio l’attore per la prima volta, il film si chiama “Momenti di trascurabile felicità” e poi questa estate giro il mio terzo capolavoro cinematografico”.
Oggi c’era Berlusconi, è stata una bella sfida tra te e lui per quanto riguarda la gente che siete riusciti a richiamare e tu hai dimostrato di non essere da meno, anzi. “Lui non ha il delfino, è arrivato il momento di capire che il delfino è arrivato, io ho più pubblico di Berlusconi e e quindi forse è il caso che scenda in campo pure io. Volevo sostituire Berlusconi perchè Berlusconi non ha cambiato l’Italia ma si è divertito tanto e sappiamo come, quindi vorrei proseguire quel suo modo di vivere. Infatti il partito si chiamerà “Partito frutti frutti, proseguendo una politica che ha fatto grande il paese”.
Chi è Pif
Palermitano di 47 anni da compiere il prossimo 4 giugno, Pif è conduttore televisivo, autore televisivo, sceneggiatore, regista, scrittore, attore e conduttore radiofonico italiano.
È un lontano discendente dello scultore danese Bertel Thorvaldsen, il quale risiedette in Italia per numerosi anni tra il 1789 e il 1838. La figlia Elisa Sophia Carlotta (Roma 1813 – Albano 1870), che lo scultore ebbe da Anna Maria von Uhden (nata Magnani), dopo esser stata legittimata (Thorvaldsen infatti non si sposò mai) contribuì a generare la discendenza rintracciabile sia in Sicilia che negli Stati Uniti.
Figlio del regista Maurizio Diliberto e della maestra di scuola elementare Mariolina Caruso,[2] fin dall’età di dieci anni comincia ad appassionarsi al cinema. Dopo aver frequentato il liceo scientifico all’Istituto Salesiano Don Bosco Ranchibile, decide di non iscriversi all’università, ma si sposta a Londra dove partecipa ad alcuni corsi di Media Practice. Assiste Franco Zeffirelli in Un tè con Mussolini (1999) e Marco Tullio Giordana nel celebre I cento passi (2000), vincitore di quattro David di Donatello e di un premio alla Mostra di Venezia. Sempre nel 1998 a Milano partecipa ad un concorso di Mediaset, diventando autore televisivo. Nel 2001 comincia un ruolo come autore di Candid & Video Show su Italia 1, e poi più attivamente – prima come autore poi come inviato – del programma Le Iene dove è spesso andato a feste della Lega Nord come inviato o in Sicilia nei panni di un abitante del nord Italia, e nel 2007 diventa VJ per MTV presentando parte del Mtv Day 2007.
Il soprannome “Pif” gli viene dato dalla “iena” Marco Berry nel corso di un viaggio di lavoro. Nel 2007 dà vita al suo primo programma individuale, Il testimone, sempre su MTV. Il 2011 lo vede impegnato con Il testimone Vip, programma che racconta da vicino i dettagli di vita quotidiana di personaggi legati a sport, politica, spettacolo. Sempre nello stesso anno aderisce attivamente alla campagna pubblicitaria di MTV Io voto. A maggio del 2012, in commemorazione dei 20 anni dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino pubblica il racconto Sarà stata una fuga di gas in Dove Eravamo. Vent’anni dopo Capaci e via D’Amelio, AA.VV. (Caracò Editore).[3] Il 27 ottobre 2013 ha tenuto un discorso sul palco della Leopolda a Firenze, durante la manifestazione organizzata dal sindaco Matteo Renzi, attaccando Rosy Bindi, a proposito delle sue affermazioni sulla mafia, e Vladimiro Crisafulli.
Nel frattempo ha debuttato alla regia cinematografica dirigendo il film, prodotto dalla Wildside e ambientato a Palermo, dal titolo La mafia uccide solo d’estate che lo vede anche protagonista; la pellicola viene distribuita nelle sale cinematografiche dalla 01 Distribution nell’autunno dello stesso anno. Nel febbraio 2014 prende parte al Festival di Sanremo condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto curando l’anteprima di ogni serata della kermesse chiamata Sanremo & Sanromolo, dal marzo dello stesso anno è il nuovo testimonial della TIM, dal 2016, in occasione del rebranding del logo, lo affiancano Fabio Fazio e Tim Berners-Lee . Dal settembre 2014 conduce su Radio 2 il programma I provinciali con Michele Astori. Il 16 gennaio 2016, viene annunciata la notizia che sarà conduttore del programma Le Iene affiancando alla conduzione Nadia Toffa il giovedì. Nel 2016 realizza il suo secondo lungometraggio In guerra per amore che viene presentato tra le anteprime della Festa del Cinema di Roma.
Il 21 febbraio 2017 partecipa a una manifestazione presso la Presidenza della Regione Sicilia organizzata da disabili siciliani volta ad ottenere un incremento dei fondi regionali destinati all’assistenza di 3600 disabili, durante la quale – piuttosto infervorato – telefona al Presidente Crocetta chiedendo lo stanziamento delle risorse o, in alternativa, le sue dimissioni. A questa telefonata – il cui video è diventato subito virale – è seguito un incontro in cui Pif ha chiesto date e scadenze certe.
Il 23 maggio 2017 ha partecipato assieme a Fabio Fazio e Roberto Saviano alla trasmissione di Rai 1 in diretta da Palermo, Falcone e Borsellino in occasione del 25º anniversario della Strage di Capaci e della Strage di via D’Amelio entrambe compiute da Cosa Nostra. Tre ore di trasmissione con ospiti di rilievo: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Senato Piero Grasso, Don Luigi Ciotti, Carmen Consoli, Pierfrancesco Favino, Beppe Fiorello, Fiorella Mannoia, Nicola Piovani, Michele Placido, Luca Zingaretti. L’evento si è svolto tra il Palazzo di Giustizia, l’Aula Bunker, la biblioteca di Casa Professa, gli scogli dell’Addaura e la spiaggia di Mondello, la Questura, l’ufficio di Falcone, quello di Borsellino, la piscina comunale, via Notarbartolo (casa di Falcone) e l’albero di Falcone, via D’Amelio (casa della madre di Borsellino), terminando poi sul luogo dell’attentato, prima dello svincolo per Capaci, ove sorgono le stele commemorative, inaugurando il sottostante nuovo giardino Quarto Savona 15 (dal nome delle pattuglie di Polizia con le auto Croma della scorta di Falcone), dove erano presenti i familiari delle vittime.ù
La fotogallery dell’incontro con Pif (foto www.SassiLive.it)