Domenica 3 marzo 2019 alle ore 18 presso la sala Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera è in programma la presentazione del libro “…che Dio perdona a tutti” di Pif, edito da Feltrinelli. Conversa con l’autore Margherita Romanuello.
Ironico, sagace, con uno stile inconfondibile, Pif, al secolo Pier Francesco Diliberto, esordisce anche come romanziere con la divertentissima storia ” ..che Dio perdona a tutti”.
In una conversazione informale con la giornalista Margherita Romaniello, PIf introdurrà il pubblico nel suo magico mondo fatto di paste alla ricotta, partite di calcetto, e di un amore assoluto per la bellissima pasticciera Flora. Tutto poteva filare liscio e morbido, come la crema dei suoi adorati dolci, ma la scoperta della sua ” media” conoscenza e adesione alla fede e alla spiritualità, lo spingerà un po’ per ripicca, e poi per sentita consapevolezza, in un viaggio tragicomico alla scoperta delle ambiguità del perbenismo e della difficoltà a praticare davvero la parola dei cinque evangelisti. Soprattutto se è solo in quel momento che si scopre che gli Evangelisti erano in realtà quattro.
Dopo la presentazione, l’autore firmerà le copie del suo libro che sarà in vendita a cura della Libreria Di Giulio, promotrice ed organizzatrice della serata come di tanti altri incontri di successo a Matera, con autori per adulti e per bambini e negli ultimi tempi anche unico punto di riferimento in città che ospita in store firma copie di personaggi famosi del web, musicali e televisivi.
Chi è Pif
Pif, pseudonimo di Pierfrancesco Diliberto è nato a Palermo, 4 giugno 1972. E’ un conduttore televisivo, autore televisivo, sceneggiatore, regista, scrittore, attore e conduttore radiofonico italiano.
È un lontano discendente dello scultore danese Bertel Thorvaldsen, il quale risiedette in Italia per numerosi anni tra il 1789 e il 1838. La figlia Elisa Sophia Carlotta (Roma 1813 – Albano 1870), che lo scultore ebbe da Anna Maria von Uhden (nata Magnani), dopo esser stata legittimata (Thorvaldsen infatti non si sposò mai) contribuì a generare la discendenza rintracciabile sia in Sicilia che negli Stati Uniti.
Figlio del regista Maurizio Diliberto e della maestra di scuola elementare Mariolina Caruso,[2] fin dall’età di dieci anni comincia ad appassionarsi al cinema. Dopo aver frequentato il liceo scientifico all’Istituto Salesiano Don Bosco Ranchibile, decide di non iscriversi all’università, ma si sposta a Londra dove partecipa ad alcuni corsi di Media Practice. Assiste Franco Zeffirelli in Un tè con Mussolini (1999) e Marco Tullio Giordana nel celebre I cento passi (2000), vincitore di quattro David di Donatello e di un premio alla Mostra di Venezia. Sempre nel 1998 a Milano partecipa ad un concorso di Mediaset, diventando autore televisivo. Nel 2001 comincia un ruolo come autore di Candid & Video Show su Italia 1, e poi più attivamente – prima come autore poi come inviato – del programma Le Iene dove è spesso andato a feste della Lega Nord come inviato o in Sicilia nei panni di un abitante del nord Italia, e nel 2007 diventa VJ per MTV presentando parte del Mtv Day 2007.
Il soprannome “Pif” gli viene dato dalla “iena” Marco Berry nel corso di un viaggio di lavoro. Nel 2007 dà vita al suo primo programma individuale, Il testimone, sempre su MTV. Il 2011 lo vede impegnato con Il testimone Vip, programma che racconta da vicino i dettagli di vita quotidiana di personaggi legati a sport, politica, spettacolo. Sempre nello stesso anno aderisce attivamente alla campagna pubblicitaria di MTV Io voto. A maggio del 2012, in commemorazione dei 20 anni dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino pubblica il racconto Sarà stata una fuga di gas in Dove Eravamo. Vent’anni dopo Capaci e via D’Amelio, AA.VV. (Caracò Editore).[3] Il 27 ottobre 2013 ha tenuto un discorso sul palco della Leopolda a Firenze, durante la manifestazione organizzata dal sindaco Matteo Renzi, attaccando Rosy Bindi, a proposito delle sue affermazioni sulla mafia, e Vladimiro Crisafulli.
Nel frattempo ha debuttato alla regia cinematografica dirigendo il film, prodotto dalla Wildside e ambientato a Palermo, dal titolo La mafia uccide solo d’estate che lo vede anche protagonista; la pellicola viene distribuita nelle sale cinematografiche dalla 01 Distribution nell’autunno dello stesso anno. Nel febbraio 2014 prende parte al Festival di Sanremo condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto curando l’anteprima di ogni serata della kermesse chiamata Sanremo & Sanromolo, dal marzo dello stesso anno è il nuovo testimonial della TIM, dal 2016, in occasione del rebranding del logo, lo affiancano Fabio Fazio e Tim Berners-Lee . Dal settembre 2014 conduce su Radio 2 il programma I provinciali con Michele Astori. Il 16 gennaio 2016, viene annunciata la notizia che sarà conduttore del programma Le Iene affiancando alla conduzione Nadia Toffa il giovedì. Nel 2016 realizza il suo secondo lungometraggio In guerra per amore che viene presentato tra le anteprime della Festa del Cinema di Roma.
Il 21 febbraio 2017 partecipa a una manifestazione presso la Presidenza della Regione Sicilia organizzata da disabili siciliani volta ad ottenere un incremento dei fondi regionali destinati all’assistenza di 3600 disabili, durante la quale – piuttosto infervorato – telefona al Presidente Crocetta chiedendo lo stanziamento delle risorse o, in alternativa, le sue dimissioni. A questa telefonata – il cui video è diventato subito virale – è seguito un incontro in cui Pif ha chiesto date e scadenze certe.
Il 23 maggio 2017 ha partecipato assieme a Fabio Fazio e Roberto Saviano alla trasmissione di Rai 1 in diretta da Palermo, Falcone e Borsellino in occasione del 25º anniversario della Strage di Capaci e della Strage di via D’Amelio entrambe compiute da Cosa Nostra. Tre ore di trasmissione con ospiti di rilievo: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Senato Piero Grasso, Don Luigi Ciotti, Carmen Consoli, Pierfrancesco Favino, Beppe Fiorello, Fiorella Mannoia, Nicola Piovani, Michele Placido, Luca Zingaretti. L’evento si è svolto tra il Palazzo di Giustizia, l’Aula Bunker, la biblioteca di Casa Professa, gli scogli dell’Addaura e la spiaggia di Mondello, la Questura, l’ufficio di Falcone, quello di Borsellino, la piscina comunale, via Notarbartolo (casa di Falcone) e l’albero di Falcone, via D’Amelio (casa della madre di Borsellino), terminando poi sul luogo dell’attentato, prima dello svincolo per Capaci, ove sorgono le stele commemorative, inaugurando il sottostante nuovo giardino Quarto Savona 15 (dal nome delle pattuglie di Polizia con le auto Croma della scorta di Falcone), dove erano presenti i familiari delle vittime.
Nel 2018 ha pubblicato il suo primo romanzo …che Dio perdona a tutti.