Pisticci si caratterizza da sempre per la presenza qualificata in tutto il mondo dei suoi degni figli che occupano ruoli importanti in tutti settori, per la loro professionalità e attivismo. Tra i tanti, Fabrizio Mazzella, torinese di nascita ma figlio di genitori pisticcesi, che oggi vive e lavora in Lituania dove insegna letteratura italiana presso l’Università di Kaunas e pubblica interessanti libri. In occasione del suo matrimonio, la madre Maria Carmela Chiellino, poetessa versatile e ispirata, in comunità d’intenti con il marito Franco, ha fatto a Fabrizio un bel regalo di nozze, con la suggestiva pubblicazione “Alla scoperta di Pisticci, attraverso gli occhi di un bambino” per le edizioni “Penna d’autore”, dedicato ai suoi due raggi di sole Claudio e Fabrizio. Carmela Chiellino, come spiega nella presentazione, ha raccolto in una vera e propria antologica gli scritti di Fabrizio bambino per “affidare alla carta la memoria delle parole e delle riflessioni di un piccolo uomo che amava osservare tutte le persone e le cose che lo circondavano” con l’auspicio che il tempo mantenga intatto il ricordo di una mente così bene predisposta a scrivere. Ma non può fare a meno di evidenziare, dopo aver esaminato i quaderni ancora ordinati del figlio, l’assenza di errori e imperfezioni e la chiarezza dei contenuti, inusuali in un bambino di scuola elementare. La pregevole raccolta è articolata in due sezioni, la prima dedicata ai personaggi tipici e popolari di Pisticci e l’altra che tratta di scritti vari e personali, da cui traspare il grande amore per gli affetti familiari, per i compagni di scuola, in cui Fabrizio Mazzella dimostra grandi capacità introspettive e psicologiche nel descrivere sé stesso. Pisticci è presentata in tutti gli aspetti caratteristici e attraverso la galleria dei suoi personaggi, dove si può incontrare la ricamatrice Maria Prudente che quando si arrabbia diventa una “strega”; Peppinella con il suo brufolo che si erge sul naso; la pia e gentile Concetta; la bisnonna Antonietta che rievoca racconti antichi; l’ortolano Ciccio, arzillo vecchietto, che con il suo “ciuccio” vende i prodotto genuini della sua terra; Antonio Tato che diverte i bambini che gli corrono dietro. E ancora zia Carmela Pasquale, zia Grazia Giasi detta Zazà; Aurora D’Addurno; zio Giovanni D’Alessandro e zio Vito Pasquale. Di tutta questa varia umanità Fabrizio Mazzella riesce a descrivere non solo gli aspetti particolari ma entra nella loro personalità di persone semplici cogliendone anche la dimensione prettamente umana. Personaggi e volti d’altri tempi e mai dimenticati che la raccolta ideata da Carmela Chiellino tramanda ai posteri in tutto il loro fascino e la loro suggestione.
Giuseppe Coniglio
dadudadda