Presentato lunedì scorso a Calvello nella Sala S. M. de Plano il libro “Le ceramiche di Calvello, appunti tra storia e cronaca” di Antonio Masini, Villani editore.
Il libro di Antonio Masini offre documentate informazioni sulla storia della ceramica di Calvello a partire dal ritrovamento più antico del Coccio di Pietrapanna a quello più prestigioso di un cratere e di un’anfora a figure rosse databili fra il 430-410 a.C.. Agli inizi del Settecento risalgono quattro piastrelle in ceramica con la dicitura “Giosuè dell’Aquila di Calvello”. Atti catastali dell’Archivio di Stato di Napoli attestano la presenza a Calvello, già nel 1754, di due famiglie di faienzar (Mazziotta e Vitacca,). Atti dello Stato Civile dell’Ottocento, per diversi cittadini, riportano la professione di “figuli”. Nel volume vengono ripercorse le diverse fasi della lavorazione della creta a cui gli uomini di tutte le civiltà si sono sempre dedicati. Interessanti e affascinanti sono i collegamenti con le civiltà della Mesopotamia, Grecia, Spagna, Cina e Arabia.
Sono intervenuti:
Maria Anna Falvella, Sindaco di Calvello, Nadia Masini, Curatrice del volume, Herman Tak, Antropologo dell’Università di Utrecht (In collegamento video dall’Olanda), Antonio Capano, Archeologo. Ha coordinato Franco Villani, editore.