Presentato nel pomeriggio a Matera nella sala delle Arcate del Museo di Palazzo Lanfranchi il libro “Quel che resta del bello” della poetessa Silvana Kühtz, nell’ambito della mostra Teorie Disegnate, a cura di Sara Marini e Giovanni Corbellini, per Eventi Collaterali, seconda riflessione: Quotidiani. Il libro della poetessa è stato introdotto dalla docente Chiara Rizzi dell’Unibas.
L’iniziativa rientra nella rassegna Onyx Libro Presidio del Libro Matera.
“Non so cos’è la bellezza però ho come l’impressione che non sia un elemento così soggettivo come si dice. E, pure, mi rendo conto che spesso le cose appaiano molto diverse, che lo sguardo cambi anche la mia percezione delle cose. Io stessa posso trovare bella una cosa che un minuto prima non avevo nemmeno notato”. La bellezza del mondo, camminando e viaggiando con uno sguardo attento e curioso, è il cuore di Quel che Resta del Bello, piccole prose di Silvana Kuthz, poetessa barese e fondatrice del progetto Poesia in Azione.
In un momento così scosso dall’incertezza, crisi, terrore, cos’è la bellezza? E soprattutto cosa rimane di bello? Una luce che colpisce lo sguardo, un moto di meraviglia, il quotidiano diventa lampo di bellezza. Qui si riscoprono le piccole cose attorno a noi che racchiudono il bello.
“L’intenzione è creare un movimento di riflessione che si irradi e ci porti a considerare cosa facciamo giorno dopo giorno”, spiega l’autrice Silvana Kuhtz. “Anche per questo la scelta di tradurre questo libro in inglese, per suscitare una curiosità che possa ampliarsi al di là della nostra lingua, che, pur se bellissima, dobbiamo sapere che è parlata poco nel mondo”.
Non solo un libro di prose, Quel che Resta del Bello è anche un progetto di ricerca che Silvana Kuhtz porta avanti con l’Università della Basilicata e che, proprio per questo progetto, vanta la collaborazione con l’Istituto dell’Enciclopedia italiana Treccani. “È un tema antico, inesauribile, ma su cui vale la pena di soffermarci. Trovare bellezza dove non è scontato ci sia è un esercizio quotidiano di ammirazione, creare bellezza un antidoto, forse, al frenetico fare senza scopo. Non è una ricetta, ma di certo un auspicio”.
Poesiainazione.it nasce nel 2005 da un’idea e dall’azione di Silvana Kühtz, pugliese, dalla formazione scientifica e umanistica, laureata al Politecnico di Bari, con un dottorato britannico, formatasi in UK, Usa e Italia sui temi della comunicazione e della performance attoriale, ha un master in Comunicazione integrata, è docente all’Università della Basilicata, dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (Matera), conduce seminari sui temi dell’ecologia e della creatività e laboratori di lettura espressiva. Ha vinto nel 2014 il premio salernitano Alfonso Gatto per la poesia, alla sua trentesima edizione, con la silloge inedita 30 giorni una Terra e una Casa, pubblicata poi dall’editore Campanotto di Udine. Finalista al premio InediTo, festival delle colline torinesi 2016 con una nuova silloge in cerca di editore, Viscera. È convinta che la poesia sia per tutti.
Nota editore
“Mi piace pensare che queste piccole prose di Silvana Kühtz siano nate camminando o viaggiando in macchina traversando il paesaggio o affacciata alla finestra interrogandosi su “ciò che resta del bello”. Il pensiero è folgore. Pensiero e ripensamento fanno frecce, scrivere è tenere libera la testa, muoverla alla consegna, all’altro, nella necessaria interrogazione. Fili di natura si intrecciano, fanno fronda all’incanto, resuscitano ciò che pare normale, consueto, scontato in un moto di presenza, di militanza.
“Ascolta. Ascolto” scrive in un tempo che “passa e spaura” e che chiama i sensibili alla presenza, anche quando sconsola e ci lascia fermi, “dietro un paravento di illusioni”.
Esserci, solo quello, stare vivi, in un nido accogliente, grande quanto grande è il mondo, a custodire le parole”.
Mauro Marino, curatore Spagine
La fotogallery della presentazione del libro “Quel che resta del bello” della poetessa Silvana Kühtz (foto www.SassiLive.it)