Presentato nel pomeriggio nell’aula Sassu della sede Unibas di via San Rocco a Matera il volume “Scritti sparsi. Saggi di storia dell’arte” di Anna Grelle Iusco, a cura di Gigliola Gentile. All’incontro hanno partecipato Mauro Vincenzo Fontana, docente di Storia e Tecnica del Restauro presso l’Unibas, l’editore Vincenzo Innocenti Furina, direttore responsabile della celebre casa editrice romana “Artemide”, la curatrice Gigliola Gentile, Donatella Mazzeo, già dirigente del Museo nazionale d’arte orientale “Giuseppe Tucci” di Roma, Elisa Acanfora, docente di storia dell’arte contemporanea dell’Unibas e Serenta Papaldo, già direttrice dell’Istituto Nazionale per la Grafica a Roma.
Anna Grelle Iusco non vantava origini lucane, ma va sicuramente riconosciuta come delle figure di maggior spessore nella storia recente della Basilicata. Nata a Santa Maria Capua Vetere nel 1936, e prematuramente scomparsa nella sua casa romana nel 2005, Anna Grelle è senza dubbio uno dei pilastri portanti su cui si regge la conoscenza della cultura figurativa locale di epoca medioevale e moderna. Un’intellettuale libera e dalle larghe vedute, notoriamente capace durante tutte le sue diverse vite da storica dell’arte di lasciare una traccia profonda negli istituti per cui lavorò. Protagonista indiscussa di una delle stagioni più vitali nel percorso di riabilitazione del patrimonio artistico sedimentato nella Basilicata storica, Anna fu presente sul suolo lucano con un ruolo di lungo corso e di primo piano. Un ruolo principiato nel 1974 e concluso nel 1978, condotto sullo sfondo dell’allora Soprintendenza alla Gallerie della Basilicata e segnato da una collaborazione fruttuosa con un’altra delle figure più impegnate nella riscoperta dell’arte regionale. Quel Sabino Iusco che le fu prima collega sul lavoro e poi compagno nella vita.
Ormai entrata di diritto nella storia della ricerca di area meridionale soprattutto per il poderoso volume del 1981 dedicato all’Arte in Basilicata un volume uscito per i tipi di De Luca editore e poi ripubblicato nel 2001 con le penetranti note di aggiornamento scritte a quattro mani con Iusco, la Grelle viene oggi finalmente posta al centro di una doverosa giornata commemorativa.
La curatrice Gigliola Gentile svela gli obiettivi che l’hanno spinta a cominciare questo lavoro che fa emergere la figura di Anna Grelle Iusco: “Sicuramente i suoi scritti sono illuminanti perchè Anna Grelle era capace con i suoi studi di interessarsi di quello che normalmente nella storia dell’arte non viene considerata opera d’arte ovvero le matrici utilizzate per la stampa. Lei invece riesce a vedere questi oggetti come prodotti della cultura e ha una visione molto ampia del progetto artistico. Il suo legame con Matera e con la Basilicata è sempre stato molto forte sin da quando ha cominciato il lavoro nella Soprintendenza nel 1971 con il marito Sabino Iusco. Sono stati due pionieri che si sono adoperati per la conoscenza del patrimonio lucano e per la conservazione. Un lavoro di ricognizione e di conservazione che va di pari passo. Un lavoro che con il tempo ha aperto nuovi orizzonti per altri studi”.
Questo volume a chi si rivolge in particolare? “Si rivolge a studenti e ricercatori e a tutti coloro che vogliono studiare questi aspetti. Anna Grelle e Sabino Iusco hanno dato solo un incipit con il volume “Arte in Basilicata”. E’ un riassunto ma le loro note sono così ricche che si possono sviluppare lavori e nuove ricerche. E’ un campo ancora completamente da approfondire, così come per le matrici, che non erano opere d’arte già note. Anna Grelle ha dedicato 25 anni di lavoro allo studio della matrice, uno studio notevole perchè la matrice non era considerata un oggetto d’arte ma un mezzo per ottenere la stampa. Lei intuisce invece l’importanza della matrice. Perchè attraverso un’attenta lettura della lastra puoi ricavare informazioni utili per lo sviluppo della stampa stessa. Prima era considerato un mezzo meccanico che andava utilizzato il più possibile finchè si poteva utilizzare mentre invece ha puntato l’attenzione sugli aspetti meno rilevanti come la lastra, i rovesci della lastra e tutte le informazioni che potevano essere utili per lo studio della stampa”.
Dopo gli interventi di Fontana, Innocenti Farina, Acanfora, Gentile, Papaldo e Mazzeo l’incontro si è concluso con un’appendice promossa per dimostrare la vitalità delle attività di studio condotte dalla Grelle sul nostro territorio grazie agli interventi di Silvia Padula, Rita Padula.
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione del volume (foto www.SassiLive.it)