“Chiunque di noi ha un vissuto, e con esso dei ricordi dei propri cari venuti a mancare, briciole di saggezze, sguardi e aneddoti, rimasti impressi nella mente, che ci danno la possibilità in pochi attimi di racchiuderli nella memoria”, così ha esordito Giovanni Di Lena (Presidente del Ce.CA.M di Marconia), che ha coordinato una serata all’insegna della cultura sabato sera a Marconia presso la sede Ce.C.A.M in Piazza Elettra, con la presentazione del libro “Della vigilia è l’incanto”, di Salvatore Verde, Edizioni Tursitani.it. Ricordi intensi o sbianchiti dal tempo, di chi abbiamo amato, stimato ammirato, o semplicemente conosciuto, ricordi magari per far sopravvivere chi ormai non c’è più”.
L’autore “tursitano” rievoca per la prima volta e con lodevole equilibrio gli ultimi cinquanta giorni di vita del genitore, addentrandosi nei pensieri e nel rapporto padre-figlio, fino alla perdita di una persona “intelligente e generosa, umile e sorridente”. Un testo di quasi cento pagine, scritto sostanzialmente in pochissimo tempo, con alcune rare fotografie familiari, e pubblicato in proprio.
Ricordare un padre, spazzino comunale, “assolutamente normale e speciale al contempo”, pur con pochi studi e povero (conseguenza del matrimonio per amore). “Ma non importa chi egli sia stato, conta soprattutto come abbia inciso sulle coscienze di chi lo ha conosciuto”, ricorda Verde.
Dunque, non soltanto un semplice atto d’amore e un viaggio nella memoria. “Senza pretese ‘biografiche’, senza mettere a posto alcunché, senza edulcorare nulla, senza tradire il passato, senza ingannare il futuro.
Forse, seguendo soltanto la sottile linea rossa dell’educazione morale…” (dal “Prologo”). Aspetto non secondario, la serata culturale vuole agevolare una riflessione sul senso dello scrivere e anche, si spera,invogliare alla lettura.
Maria Grazia Ricchiuti (Assessore alla cultura Comune Pisticci) ha commentato << Un libro particolarmente toccante che l’ha commossa, per la particolarità di alcune similitudini riscontrate dopo aver letto il libro, con la sua storia personale in merito a suo padre, venuto a mancare nel dicembre del 1986>>, proprio come il padre di Salvatore Verde. E a distanza di trent’anni, riemergono nella mente quei ricordi, quelle emozioni vissute ricordando il proprio genitore. Una frase importante del libro che poi è l’inizio del libro stesso “Ogni vita racconta una storia”, una frase che ci porta ad una riflessione profonda sul vissuto delle persone della società di oggi, (forse distratta dai media, dai telefonini etc.) a differenza di un tempo, oggi abbiamo persone, ad esempio vicini di casa senza sapere la propria storia e con essa la loro vita. Pino Suriano, giornalista e presidente provinciale della Società Dante Alighieri, intervenuto per l’occasione, ha voluto dapprima ringraziare l’associazione Ce.CA.M e lo stesso autore per l’invito, lo stesso, rimasto “ sorpreso e compiaciuto della qualità e quantità di iniziative messe in atto dall’associazione culturale Ce.CA.M, un vero attestato di stima, non retorico verso chi fa cultura da venticinque anni”. Tali esperienze culturali <<ha continuato>> sono il sottofondo, il seme, che genera altre esperienze e che nobilitano l’animo, come la storia del Padre di Salvatore Verde, un racconto bello, umano, ”. Un libro scritto in un modo “essenziale, crudo asciutto, a tratti estremo”, un gettito d’animo come un esigenza, autentica della storia degli ultimi giorni di suo padre. Il libro di Verde ne è un esempio, esso può generare un cambiamento, un miglioramento verso il meglio. “Una piccola grande storia”.
Ott 09