Il libro “Lucanità Saracena – tra poesia e fotografia” dei poeti lucani, Prospero e Valerio Cascini, è stato una bella scoperta, un’iniziativa di particolare pregio sotto il profilo culturale ed antropologico per la nostra regione, in cui la fotografia e la poesia si fondono in un tutt’uno per restituirci uno scorcio di rara bellezza su quello che è il vernacolo di un paesino lucano come Castelsaraceno, sui suoi paesaggi, sulla sua storia ma anche sui personali ricordi ed affetti degli autori, che hanno fatto della loro lucanità e del loro attaccamento alla terra d’origine il leitmotiv di quest’opera”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, intervenendo alla presentazione del libro promosso dal Garante regionale dell’infanzia e adolescenza, Vincenzo Giuliano.
“Un lavoro – ha proseguito Cicala – che esprime una umanità vera, che si legge tra le rime dei componimenti, in cui ogni parola è intrisa di sentimento, di passione, di quella lucanità tanto cara a molti autori da Sinisgalli a Scotellaro ad Albino Pierro. Il legame con la propria terra – ha detto Cicala rivolgendosi agli studenti del Liceo “Gropius” di Potenza, presenti in sala – è di fondamentale importanza per la vita di ognuno di noi, le radici sono il punto fondamentale della nostra esistenza, così come i ricordi, le esperienze, il vissuto più intimo ed interiore di ognuno di noi è qualcosa che permea l’intera nostra esistenza e non potremmo mai farne a meno. Un’opera degna di ammirazione, che contribuisce ad arricchire il patrimonio culturale della nostra regione. E la Regione, quale soggetto deputato alla tutela del patrimonio culturale del nostro territorio, ha il dovere di patrocinare e di contribuire alla diffusione di opere come questa, dall’indubbio valore storico e culturale”.
Alla presentazione del libro erano presenti oltre all’autore, l’editore Monetti. Sono intervenuti oltre al Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, Vincenzo Giuliano, che ha introdotto i lavori, Domenico Gravante, Presidente regionale A.N.P., Paolo Malinconico, Dirigente scolastico Liceo “Gropius” di Potenza, Giovanni Robertella, Presidente Associazione Presenza Etica. Le poesie in “Vernacolo castellano” sono state declamate da Vincenzo Pugliese e il sottofondo musicale è stato eseguito dagli alunni del Liceo “Gropius” di Potenza. A moderare i lavori il giornalista e poeta Gianfranco Blasi.
La poesia: strumento di cambiamento e di trasformazione
“E’ importante educare i giovani alla poesia che non è finalizzata solo all’espletamento di un compito a scuola o all’affinamento di una sensibilità estetica, bensì a stimolare domande, riflessioni, reazioni emotive tali da far accrescere la propria identità. È uno strumento che dà la possibilità ad ogni uomo a leggere la propria realtà, scavando nel proprio inconscio, senza avere paura e fa riflettere sul senso della vita”.
Così ha esordito il Garante Giuliano alla presentazione del libro “Lucanita’ Saracena” di Valerio e Prospero Cascini di Castelsaraceno.
All’incontro hanno partecipato: gli alunni di diverse classi del Liceo artistico, musicale e coreutico “W. Gropius” di Potenza che oltre a declamare le poesie le hanno anche accompagnate con musiche appropriate al tema; il presidente del consiglio regionale di Basilicata, Carmine Cicala; il presidente regionale dell’ANP, D. Gravante; il dirigente del Liceo Malanconico, G. Robertella, presidente associazione Presenza Etica, F. Pugliesi, l’editore Minetti, Gianfranco Blasi moderatore dell’incontro e l’autore Prospero Cascini.
“La poesia, ha continuato il garante, è la realtà di ogni giorno fatta di osservazione, memoria, ricordi, sogno, emozione, libertà. Capace di influenzare i pensieri, i comportamenti diventando strumento di cambiamento e di trasformazione”.
“E in questo particolare periodo, ha concluso Giuliano, potrebbe essere l’antidoto contro il male di questa nostra società sempre più complessa e violenta: perdita di ideali e di valori, paura di essere per ciò che si è, bullismo, brutalità, inautenticità.
Le poesie di Prospero e Valerio Cascini assolvono pienamente a questo compito recuperando identità, territorialità, valori, essenza della vita, apprezzando e amando i luoghi dell’infanzia, i profumi delle stagioni e persino gli addii dolorosi”.