Nella serata di martedì 18 agosto nella piazzetta Rita Levi Montalcino di Ferrandina è stato presentato il libro “Tra santi e mandarini ci sta pure uno zebù” di Angelomauro Calza pubblicato dalla Edizioni Magister di Matera.
Si tratta del secondo appuntamento della rassegna letteraria “La panchina dei libri: letture in villa” voluta dall’Amministrazione comunale e condotta dalla giornalista Margherita Agata che ha dialogato con l’autore.
Una conversazione seguita con molta attenzione dai cittadini che numerosi stanno frequentando il cartellone “EstArte ferrandinese 2020” e che durante la serata sono intervenuti nelle intriganti, divertenti e importanti storie lucane che lo scrittore Angelomauro Calza ha narrato.
Storie lucane che si intrecciano con storie internazionali, quali la rivolta dei boxer cinesi e quella di un podestà chiaromontese (a tal proposito l’autore ha annunciato che a Chiaromonte è imminente l’apertura al pubblico di una mostra contenete preziosi cimeli, opere d’arte, libri e vari oggetti che il Di Giura ha portato con sè dalla Cina) , oppure la storia del lucano Cavaliere della Corona d’Italia Vincenzo D’Ursi che era un ottimo decoratore tanto da essere impegnato anche nella Casa Rosada (dimora del Presidente della Repubblica Argentina); internazionale anche il successo del Premio Oscar Mike Maltese che mentre in America scriveva le sceneggiature di Bugs Bunny, Porky Pig, Speedy Gonzales, Tom e Jerry (per citarne solo alcuni) suo padre Mastro Paolo, detto u’tickt, a Chiaromonte, nella sua piccola bottega di barbiere, oltre a tagliare i capelli si cimentava a estrarre denti, tagliava un’unghia incarnita come pure incideva i grossi brufoli dei suoi concittadini. Ma anche storie di ordinaria vita nei comuni della Basilicata, ad esempio sotto un monumento, in una villetta o davanti ai tavolini di un bar si giovava a ‘Padrone e sotto’ oppure a nascondino o si prestavano le proprie orecchie e il proprio cuore all’ascolto degli arpeggi della chitarra del giovanissimo Giovanni Viola, oggi affermato maestro musicista di fama mondiale e docente al Conservatorio di Perugia, che in questa serata ferrandinese ha fatto dono della sua presenza all’amico e concittadino Angelomauro Calza che si è commosso per questa inaspettata sorpresa.
La platea è stata fortemente coinvolta nel racconto di Domenico Cataldi, morto assassinato a New York per mano della ferrandinese Maria Barbella che si vendicò per essere stata soggiogata dal suo amante che, dopo averla, avuta si rifiutò di sposarla. Barbella è stata la prima donna italiana ad essere condannata alla sedia elettrica, ma poi venne assolta per incapacità di intendere e di volere in virtù della sua patologia epilettica. Tale successo si ottenne grazie all’intervento della contessa Cora Slocomb di Brazzà che ingaggiò a sue spese ben tre avvocati e chiese la revisione del processo. Per fortuna la condanna a morte sulla sedia elettrica non venne eseguita tempestivamente perché vi era un fortissimo scontro tra gli americani che si divisero tra i sostenitori della corrente continua e quelli per la corrente alternata. Questa forte rivalità tra i sostenitori di Edison e quelli di Westinghouse-Tesla portò a una paralisi del sistema giuridico che tentennava a prendere posizione facendo scorrere del tempo che risultò preziosissimo ai fini della revisione del processo e portò al ribaltamento della condanna.
«La sua assoluzione – ha dichiarato nell’intervento conclusivo il sindaco di Ferrandina Gennaro Martoccia– è stata importantissima per tutte le donne perché da quel momento hanno capito l’importanza di essere donne e vedere il mondo in maniera uguale all’altro sesso. Auspico di poter portare a Chiaromonte la commedia “Barbella-Cataldi” che la compagnia teatrale di Ferrandina ha già portato in giro per l’Italia e all’estero. Nutro viva speranza di poter fare un gemellaggio». L’editore Timoteo Papapietro, ha dichiarato che la Edizioni Magister proporrà all’Amministrazione comunale di Chiaromonte una serata di presentazione di questo libro e la rappresentazione teatrale della commedia con la compagnia di Ferrandina.
Per chiudere la serata in allegria, la giornalista Margherita Agata ha invitato un membro della Compagnia di teatro ferrandinese a leggere la disavventura vissuta dall’autore con lo zebù che ha lasciato a tutti il sorriso stampato sui volti.